La decisione sofferta

Stop all'illuminazione pubblica e gallerie al buio: a rischio anche le luminarie di Natale

Il sindaco ha anche paventato l'ipotesi che si dovrà rinunciare alla amatissime luminarie natalizie...

Stop all'illuminazione pubblica e gallerie al buio: a rischio anche le luminarie di Natale
Pubblicato:
Aggiornato:

Sono tanti i comuni Italiani che si trovano a dover fronteggiare i rincari energetici. La proposta del sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin è stata quella di spegnere l’illuminazione pubblica nelle ore notturne. La decisione, arrivata nella seconda settimana di ottobre, è praticamente una scelta obbligatoria per il primo cittadino che già aveva messo mano ai fondi della cassa corrente per rispondere alle spese energetiche. E per i bellunesi, quello che arriverà potrebbe essere pure un Natale senza le amatissime luminarie... Insomma la situazione è davvero delicata.

Stop all'illuminazione pubblica e gallerie al buio: a rischio anche le luminarie di Natale

Il caro energia si fa sentire. Cittadini, famiglie, aziende, imprenditori. Ma anche le casse degli Enti. I Comuni, infatti, alcuni più di altri, sono in forte sofferenza. E per questo le Amministrazioni comunali stanno mettendo in campo diverse iniziative. Alcune fanno discutere, altre creano vere e proprie lacerazioni nel tessuto sociale, altre, invece, passano senza troppi problemi. A Belluno, però, i prossimi mesi potrebbero innescare delle prese di posizione anche forti.

Perché al di là di quanto messo in campo ora, con lo stop all'illuminazione pubblica, e con le gallerie al buio, arriva anche una "mazzata" natalizia. L'arrivo di Babbo Natale, questa volta, potrebbe infatti non essere accompagnato dalle amatissime luminarie. Parola del sindaco De Pellegrin, che tuttavia, per amor del vero, come riporta il tg regionale Rai, ha anche spiegato che l'ipotesi è ancora al vaglio.

"Decisione non facile da prendere - ha spiegato il primo cittadino - quella di spegnere l’illuminazione pubblica".

Ha affermato il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin, dispiaciuto e preoccupato per i suoi concittadini ma, con un peso troppo grande sulle spalle per non prendere una decisione del genere. Ad oggi sembra che le gallerie viarie che attraversano la città siano già spente; o per lo meno, lo sono sicuramente i due tunnel comunali, la Belluno e la Maraga. 

Solamente con queste due gallerie si parla di un risparmio di quasi 100mila euro. Le prove di questi risparmi sembrano già esserci, Lo spegnimento della Maraga ha portato, nella bolletta di settembre, una spesa di appena 5 euro. Diverso il discorso per la Belluno, in quanto al suo interno sembrano esserci dei lampioni collegati esternamente, questo piccolo dettaglio è costato comunque solamente 1.126 euro nel mese di settembre. 

Sembra star veramente funzionando questo piano energetico, almeno da un punto di vista economico. Spegnendo l’illuminazione su tutti i 106 circuiti per solamente tre o quattro ore a notte si spera in un risparmio futuro di circa il 34% dei consumi. 

A seguito di queste decisioni però non tardano ad arrivare le prime lamentele dei cittadini. L’opinione pubblica sembra infatti preoccupata per la piccola criminalità che dal buio profondo delle strade trarrebbe solo vantaggio. Non è solo questa però l’idea dei cittadini di Belluno, c’è infatti chi crede che se pur difficile, la scelta del sindaco sia stata più che necessaria e che alla lunga si rivelerà davvero d’aiuto. 

"Stiamo valutando insieme al consorzio, che poi gestirà tutti gli eventi del natale, di ridurre le luminarie o addirittura toglierle del tutto"

Questa la risposta del sindaco Oscar De Pellegrin a proposito delle tanto amate luci di Natale, così caratteristiche e tipiche delle città di montagna come Belluno. Sembra però essere un sacrificio più che comprensibile soprattutto difronte all’ulteriore problema del riscaldamento. Ad oggi rimane solamente la speranza che il governo studi dei piani di aiuto specifici per la montagna.

Seguici sui nostri canali