Bilancio Acc Wanbao, 75 dipendenti non hanno ancora trovato lavoro
Donazzan: “È necessario che le imprese rispondano in modo adeguato alle azioni realizzate per rendere disponibili lavoratori formati, selezionandoli senza preclusioni e valorizzandone esperienze e competenze”
La maggior parte dei lavoratori Acc ha trovato lavoro altrove ma ne mancano ancora 75.
Bilancio Acc Wanbao, 75 dipendenti non hanno ancora trovato lavoro
Nel pomeriggio di ieri si è tenuto un incontro del tavolo relativo alla situazione conclusiva dell’amministrazione straordinaria di Italia Wanbao Acc e quella dei lavoratori ancora in capo all’azienda e che al 31 dicembre cesseranno il proprio rapporto di lavoro.
Al tavolo convocato e coordinato dall’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, assistita dall’unità di crisi aziendali regionale, hanno partecipato l’amministrazione straordinaria, il gruppo Luve -Sest, l’ambito Treviso Belluno dei Centri per l’Impiego, l’agenzia per il lavoro Uomo e Impresa, la FIOM CGIL Belluno, la FIM CISL Belluno, la UILM UIL Belluno e le RSU di Italia Wanbao Acc.
Nel corso dell’incontro, le parti hanno fanno il punto sul completamento della progettazione riferita ai percorsi di politica attiva del lavoro che interesseranno i lavoratori da ricollocare. Percorsi che saranno finalizzati all’acquisizione di competenze informatiche e tecniche riferite ai settori metalmeccanico, dell’occhialeria e della logistica. È stato quindi sottoscritto dall’amministrazione straordinaria e dalle parti sociali l’accordo per l’avvio dei percorsi che saranno erogati dall’ente accreditato “Uomo e Impresa”.
“Le azioni complessive poste in essere finora hanno dato un esito occupazionale alla maggior parte dei 315 lavoratori che ACC aveva in forza, ne restano 75 e 63 di questi realizzeranno i percorsi collettivi di politica attiva del Lavoro previsti dalla linea 5 del programma GOL, finanziato con risorse PNRR, mentre gli altri, con esigenze particolari, potranno optare per altre soluzioni – ha spiegato l’assessore Donazzan - Ritengo che il metodo che ha portato alla definizione di questi percorsi sia un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato: le organizzazioni sindacali hanno provveduto a informare i lavoratori e a supportare il processo, i servizi pubblici regionali dell’ambito dei CPI Treviso -Belluno hanno realizzato l’assesment in tempi rapidi in modo da consentire all’ente accreditato di disegnare percorsi differenziati e personalizzati sulla base del profilo dei lavoratori e delle figure professionali richieste sul territorio”.
Nell’incontro è stata evidenziata l’utilità di sensibilizzare le aziende del territorio in merito alla disponibilità di lavoratori appartenenti a fasce di età over 50.
“Il tessuto imprenditoriale bellunese - ha aggiunto l’assessore Donazzan - soffre oggi di una carenza cronica di risorse umane, è però necessario che anche le imprese rispondano in modo adeguato alle azioni realizzate per rendere disponibili lavoratori formati, selezionandoli senza preclusioni e valorizzandone esperienze e competenze”.
Le parti, infine, hanno richiamato il percorso di ricollocazione dei lavoratori e gli accordi sottoscritti con l’azienda Sest che finora ha riassorbito 109 lavoratori, di cui gli ultimi 28 pochi giorni fa, evidenziando la necessità di ulteriori approfondimenti e confronti in merito ai richiamati accordi.
Il tavolo è stato riaggiornato a venerdì 29 dicembre prossimo.