Cade in casa e muore a 93 anni don Lorenzo Dell’Andrea
Fu amministratore delegato della Tipografia Piave, insegnante del Lollino, fondatore del CSI
È morto ieri sera, mercoledì 6 marzo, don Lorenzo Dell’Andrea. Aveva 93 anni.
Cade in casa e muore a 93 anni don Lorenzo Dell’Andrea
Don Lorenzo era stato ricoverato martedì sera a seguito di una caduta in casa e dimesso poco dopo per essere trasferito in Casa Padre Kolbe a Pedavena, nella speranza che potesse rimettersi. Ieri sera invece, verso le 23, è morto.
Tanti gli incarichi ricoperti nella sua vita. Don Lorenzo era stato presidente dell’Unitalsi e dell’Opera diocesana Pellegrinaggi (1962-1986), consulente ecclesiastico del CTG (1962-1974); guidò innumerevoli pellegrinaggi in Terra Santa e a Lourdes. Fu artefice della ristrutturazione del Centro Giovanni XXIII e guida dall’Opera diocesana San Martino Vescovo (2001-2014); per trent’anni fu direttore de L’Amico del Popolo (1962-1992); è stato anche tra i fondatori della Fisc, Federazione Italiana Settimanali Cattolici.
Ma fu anche responsabile e poi amministratore delegato della Tipografia Piave dal 1962 al 2013 e amministratore unico della Plavis viaggi (1981-2013). Nel 1995 rilevò le quote di Telebelluno. Fu il fondatore del CSI Centro Sportivo Italiano e poi suo consulente ecclesiastico dal 1955 al 1962. Insegnante di religione all’istituto Calvi, apprese dai colleghi quelle nozioni di ragioneria, che ne fecero un abile amministratore, e anche nozioni di stenografia che usò fino agli ultimi giorni per prendere appunti velocemente.
“Pastore attento al territorio, giornalista e informatore equilibrato, grande appassionato delle tradizioni locali. Il Bellunese perde una figura importante che ha dato tanto alle nostre comunità – commenta il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin – Ha segnato profondamente il mondo dell’informazione locale e si è impegnato a lungo nella tutela e nella trasmissione delle tradizioni ladine. Ai suoi famigliari e a tutti coloro che hanno apprezzato il suo lavoro attento e accurato l’abbraccio mio e dell’intero consiglio provinciale”.