Turismo lento

Cammino delle Dolomiti: la Provincia chiede aiuto ai Comuni

Deola: “Grande occasione di sviluppo del turismo lento. Obiettivo entrare nella Rete dei Cammini veneti”

Cammino delle Dolomiti: la Provincia chiede aiuto ai Comuni
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C’è un sentiero di 500 chilometri che si snoda tra le Dolomiti e che vuole essere riconosciuto a livello regionale ma serve l’aiuto dei Comuni.

Cammino delle Dolomiti: la Provincia chiede aiuto ai Comuni

Nelle ultime settimane, con la Regione Veneto, è stato avviato il percorso per giungere al riconoscimento regionale del Cammino delle Dolomiti, itinerario ad anello ideato dalla Diocesi a seguito del Sinodo 2005 e promosso dalla Provincia di Belluno. Il riconoscimento è una misura che rientra nel progetto regionale “Cammini veneti” (legge regionale 4/2020), con cui vengono ideate diverse azioni di promozione dello sviluppo sostenibile del territorio e del patrimonio naturale, storico-paesaggistico e delle tradizioni locali. La Regione, infatti, intende definire e individuare la Rete dei Cammini veneti. E all’interno di questa azione, Provincia e Diocesi, con la partecipazione della Dmo Dolomiti, hanno voluto rinnovare la promozione del cammino, inserendolo nella lista degli itinerari di particolare interesse regionale.

Il Cammino delle Dolomiti è un percorso ad anello di circa 500 chilometri (senza contare le digressioni) che abbraccia quasi tutto il territorio della provincia di Belluno: 30 tappe con partenza ideale e arrivo a Feltre (al santuario dei Santi Vittore e Corona) e passaggi in Valbelluna, Agordino, Cadore e Alpago, lungo luoghi di pregio naturalistico e di rilievo religioso, sui luoghi di Papa Luciani, tra i boschi meta di vacanza di Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Il lavoro per l’inserimento nella Rete dei Cammini veneti è stato preceduto nei mesi scorsi da un restyling del sito internet e della promozione. E adesso presuppone che venga individuato un responsabile per ogni segmento dell’itinerario, così da coordinare la manutenzione e le segnalazioni di eventuali problemi lungo il percorso. È per questo che la Provincia, nei giorni scorsi, ha presentato il Cammino ai sindaci, e sta inviando a tutti i municipi la proposta di collaborazione.

“In un’epoca di grande attenzione alle politiche green, abbiamo l’occasione di promuovere il nostro territorio attraverso il turismo lento. E in questo senso il Cammino delle Dolomiti rappresenta una delle tante possibilità del Bellunese, in grado di tenere insieme trekking, escursionismo e fede - spiega il consigliere provinciale delegato a cultura e ambiente, Simone Deola - Chiediamo ai Comuni di collaborare, individuando una persona, una figura o un gruppo che possa raccogliere le segnalazioni degli utenti, in modo tale da coordinare gli interventi di manutenzione e di miglioria. La nostra volontà, di concerto con la Diocesi che ha ideato il Cammino, è di promuovere l’itinerario come proposta turistica, insieme alla Dmo Dolomiti. E il riconoscimento all’interno del progetto regionale sarebbe un motivo in più per attirare gli appassionati del turismo sostenibile, che sono sempre più diffusi”.

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