Completati i lavori sui torrenti Veses e Caorame due mesi di anticipo sulla tabella di marcia
Il ripristino delle difese spondali deteriorate lungo il torrente Caorame è stato ottenuto realizzando dei gabbioni, sia in sponda destra che in sponda sinistra, per complessivi 46 metri.
Altri due lavori completati in anticipo da parte delle strutture regionali del Genio Civile.
Completati i lavori sui torrenti Veses e Caorame
Nel Feltrino altri due lavori completati in anticipo da parte delle strutture regionali del Genio Civile, in particolare sul torrente Veses nel comune di Santa Giustina, dove si è provveduto a creare una protezione spondale dall’erosione causata dalla corrente nei pressi dell’ostello dell’Altanon, e sul torrente Caorame a Cesiomaggiore, dove si è aumentato il livello di sicurezza delle opere idrauliche esistenti, oltre al ripristino della soglia in corrispondenza del ponte in località Busa.
“Si tratta di interventi per i quali avevamo impegnato 250mila euro e che, pochi mesi fa, avevo visitato in occasione dell’avvio dei lavori – spiega l’assessore regionale al Dissesto Idrogeologico, Gianpaolo Bottacin –. Gli interventi sono stati completati nei giorni scorsi, addirittura con un paio di mesi di anticipo sulla tabella di marcia, considerato che ne avevamo previsto il termine per l’inizio dell’autunno”.
Per quanto riguarda il Veses i lavori si sono concretizzati nella realizzazione della difesa di sponda mediante tre ordini di gabbionate, delle dimensioni di 2 metri per 1, per un tratto lungo 36 metri, in località Altanon.
“I gabbioni utilizzati possiedono un’anima in cemento armato – dettaglia l’Assessore -, che consente la loro posa quasi verticale così da funzionare come un muro di sostegno. Abbiamo inoltre realizzato un breve tratto di difesa idraulica, di 32 metri, in massi da scogliera sulla sponda sinistra del torrente, in località Sartena, nei pressi della roggia e appena a monte di una briglia esistente”.
Il ripristino delle difese spondali deteriorate lungo il torrente Caorame è stato ottenuto realizzando dei gabbioni, sia in sponda destra che in sponda sinistra, per complessivi 46 metri.
“I massi esistenti della vecchia scogliera – prosegue Bottacin – sono invece stati utilizzati per la realizzazione di un materasso a protezione del piede della soglia esistente in corrispondenza del ponte. Fino al ripristino era soggetto a ordinanza di chiusura da parte dell’amministrazione comunale e ora di prossima riapertura”.
Inoltre, è stato realizzato il primo tratto della pista in corrispondenza del ponte e un rilievo topografico per la futura sistemazione delle gabbionate esistenti, poco a valle del ponte stesso, che saranno oggetto di un prossimo intervento. Ancora una volta, con efficienza e tempestività– conclude l’Assessore regionale-, seguiamo le problematiche del territorio così da aumentarne la sicurezza e altresì dare risposte ai cittadini in tempi utili”.