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Contratto sanità: aumento di 170 euro al mese per gli oltre 3mila dipendenti dell'Ulss Dolomiti

Tra le novità, anche importanti misure di tutela e benessere: patrocinio legale e supporto psicologico in caso di aggressioni sul lavoro, valorizzazione delle prestazioni aggiuntive

Contratto sanità: aumento di 170 euro al mese per gli oltre 3mila dipendenti dell'Ulss Dolomiti
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Dopo 16 mesi di trattative, mercoledì 18 giugno è stato firmato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale della sanità pubblica relativo al triennio 2022-2024.

Contratto sanità: aumento di 170 euro al mese per gli oltre 3mila dipendenti dell'Ulss Dolomiti

Un’intesa attesa da tempo che coinvolge più di 580.000 lavoratori del settore su scala nazionale, tra cui i 3.069 dipendenti dell’Ulss 1 Dolomiti. Un passo importante, che arriva dopo mesi di stallo e tensioni sindacali.

Il contratto è stato siglato da tutte le sigle sindacali rappresentative, ad eccezione di Fp Cgil e Uil Fpl. Tra i protagonisti della trattativa la Cisl Funzione Pubblica di Belluno Treviso, che con Mario De Boni, Elena Commazzetto ed Ettore Zingales sottolinea il valore politico e concreto dell’accordo: Abbiamo portato avanti una linea basata su responsabilità e partecipazione, contro chi ha bloccato per mesi il tavolo negoziale ritardando diritti e aumenti per i lavoratori.

Il nuovo CCNL porterà nelle buste paga un aumento medio di 170 euro al mese (+7%) e il pagamento degli arretrati. Previsti anche 98 euro in più nei fondi contrattuali e 72 euro per le indennità notturne. Particolarmente significativa l’attenzione al personale dei Pronto Soccorso, cui sarà riconosciuta un’indennità mensile superiore ai 250 euro.

Tra le novità, anche importanti misure di tutela e benessere: patrocinio legale e supporto psicologico in caso di aggressioni sul lavoro, valorizzazione delle prestazioni aggiuntive (50 euro l’ora), diritto alla formazione professionale personalizzabile e un nuovo focus sul benessere dei lavoratori over 55.

Sul fronte organizzativo, spiccano l’esonero dal lavoro notturno per chi ne ha diritto, ferie solidali estese ad altri familiari, equiparazione retributiva tra ostetriche e infermieri, incentivi per l’autista soccorritore e buono pasto per chi lavora in smart working. Non mancano strumenti per la crescita professionale, tra cui progressioni verticali in deroga fino al 2026 e incarichi di funzione anche per il personale part-time.

Prima dell’entrata in vigore, il testo dovrà essere vagliato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Corte dei Conti, ma secondo le previsioni la sua efficacia scatterà dopo l’estate. Intanto, la Cisl Fp già guarda avanti.

Manteniamo l’impegno di firmare il miglior contratto possibile e riaprire subito il tavolo per il rinnovo 2025-2027. È ora di restituire dignità e riconoscimento a chi tiene in piedi ogni giorno la nostra sanità.

Un risultato che parla anche al territorio bellunese, dove la sanità pubblica rappresenta un presidio fondamentale di prossimità, specie nelle aree montane. Per gli operatori dell’Ulss 1 Dolomiti, finalmente, si profila un riconoscimento concreto del loro impegno.

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