Cortina, le foto dell'assemblea dell'Uncza con il tradizionale "pranzo del cacciatore"
Si è conclusa domenica 15 giugno la 59ª Assemblea nazionale dell’UNCZA – Unione Cacciatori Zona Alpi, una tre giorni intensa che ha trasformato Cortina d’Ampezzo nel cuore pulsante del dibattito su montagna, caccia, cultura e sostenibilità

Con il tradizionale “Pranzo del Cacciatore” presso l’Hotel Villa Argentina di Pocol si è conclusa domenica 15 giugno la 59ª Assemblea nazionale dell’UNCZA – Unione Cacciatori Zona Alpi, una tre giorni intensa che ha trasformato Cortina d’Ampezzo nel cuore pulsante del dibattito su montagna, caccia, cultura e sostenibilità.
Cortina, le foto dell'assemblea dell'Uncza con il tradizionale "pranzo del cacciatore"
Una manifestazione che ha saputo andare oltre la sola figura del cacciatore, offrendo riflessioni e spunti preziosi sul futuro delle comunità montane, sul rapporto tra turismo e ambiente e sul ruolo sempre più complesso, ma centrale, della gestione faunistica nelle Alpi.
Apertura tra memoria e progettualità
I lavori si sono aperti venerdì 13 giugno all’Hotel Villa Argentina con l’insediamento della commissione CIC per la valutazione dei trofei e il consiglio nazionale UNCZA. La cerimonia ufficiale si è tenuta in serata presso la Sala Consiliare del Comune di Cortina, alla presenza di autorità civili e rappresentanti del mondo venatorio e culturale, tra cui il sindaco Gianluca Lorenzi, l’assessore Giorgio Da Rin, il presidente UNCZA Sandro Flaim, il direttore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo Michele da Pozzo e il presidente del Distretto Venatorio Valboite Paolo Zanetti.





L’apertura è stata segnata da un momento di silenzio in ricordo del Dottor Bruno Lauro Vigna, figura storica della caccia alpina e fondatore dell’Unione. A seguire, spazio agli interventi istituzionali e alla presentazione della ristampa de La Fauna del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, simbolo dell’attenzione condivisa verso la conservazione ambientale.
Il convegno e i temi del presente
Sabato 14 è stato il giorno del grande convegno “Attività turistiche e cura della montagna. Gestione faunistica e turismo di massa”, aperto dal suggestivo suono dei corni ladini. Tra gli interventi più significativi, quello del senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, che ha ribadito la centralità dell’attività venatoria nel contesto normativo italiano.



Numerosi relatori hanno offerto una visione articolata della montagna che cambia, tra esigenze economiche, cultura e impatti ambientali: da Geremia Gios a Ettore Zanon, da Luca Rotelli a Heinrich Aukenthaler, senza dimenticare l'importante intervento della vicepresidente della Provincia di Belluno, Silvia Calligaro, che ha posto l'accento sulla crescente presenza femminile nella caccia come segnale di rinnovamento culturale.
Nel pomeriggio, l’assemblea ha premiato la tesi di laurea della Dottoressa Alba Perardi e in serata si è tenuta una partecipata iniziativa culturale presso l’Alexander Hall, con la presentazione del volume Ars Venandi, dedicato alla tradizione venatoria nelle ex riserve asburgiche.
Domenica: spiritualità e comunità
La giornata conclusiva si è aperta con un’escursione nel Parco delle Dolomiti d’Ampezzo e ha visto la partecipata processione fino alla chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. L’omelia è stata accompagnata dal suono dei corni da caccia, in un suggestivo connubio tra rito, memoria e identità.



In Piazza 56-26, davanti ai cerchi olimpici, si è celebrato il passaggio della Scheibe UNCZA, dipinta nel 1965 da Claudio Menapace, simbolo itinerante di continuità tra le comunità alpine. Infine, il pranzo conclusivo con la “torta del cacciatore” ha suggellato l’evento in un clima di convivialità e rinnovato entusiasmo.
Una montagna che dialoga
La 59ª assemblea UNCZA ha confermato Cortina d’Ampezzo come luogo di dialogo fra passato e futuro, tradizione e innovazione, evidenziando come la figura del cacciatore possa e debba oggi diventare ambasciatore consapevole di un equilibrio possibile tra uomo, fauna e territorio.