Crisi Safilo, i dipendenti sono salvi: i 458 a rischio non perderanno il lavoro

Due nomi che sanciscono la fine di una lunga vertenza. Stiamo parlando di Thelios e I-Vision, le due realtà imprenditoriali che, ieri pomeriggio, hanno annunciato di salvare i lavoratori Safilo rilevando lo stabilimento di Longarone. Ma facciamo un passo indietro rivivendo le fasi principali di una giornata, quella di ieri, mercoledì 5 giugno 2023, che è stata per certi versi febbrile. Sì, perché la certezza di questa decisione è arrivata solo nel pomeriggio...

Crisi Safilo, i dipendenti sono salvi: i 458 a rischio non perderanno il lavoro

I primi ad accogliere i segnali positivi provenienti dai nuovi compratori sono stati i vertici della Regione e i sindacati, definendosi ottimisti sulla seconda trattativa per garantire il lavoro a tutti i dipendenti dello stabilimento Safilo di Longarone.

Il gruppo I-Vision che ha già rilevato la fabbrica Safilo a Martignacco in Friuli, si è impegnato ad assumere 208 persone, Thelios, invece, le restanti 250. Queste erano le informazioni diffuse nell'arco della mattinata, con l'unico appunto da parte dei sindacati, su una certezza relativa ai tempi di questa trattativa.

Ma poi nel pomeriggio gli sviluppi sono stati molto positivi. E per i 458 lavoratori è stato come poter tirare un vero e proprio sospiro di sollievo. Al tavolo in Regione, infatti, a metà pomeriggio, Safilo ha comunicato che tutti i posti di lavoro nello stabilimento nel Bellunese sono salvi.

La conferma è arrivata, come detto, dai vertici Safilo, che hanno spiegato come i due nuovi compratori si siano divisi le responsabilità per non lasciare nessuno a casa.

Da mesi i lavoratori erano con il fiato sospeso, prima le voci sulla cessione, poi la conferma di Safilo che aveva dichiarato, nonostante gli utili, "poco strategico" il sito di Longarone. Un mese fa si era fatta avanti Thelios, ora l'impresa di Fulchir. E finalmente si vede la luce in fondo al tunnel...