Sostenibilità

Dolomitibus investe 3,3 milioni di euro in autobus elettrici

Presentato a Belluno il primo bus elettrico, entro 10 mesi ne arriveranno altri quattro...

Dolomitibus investe 3,3 milioni di euro in autobus elettrici
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Un mezzo compatto, silenzioso e senza emissioni.

Dolomitibus investe 3,3 milioni di euro in autobus elettrici

È il nuovo E-way Iveco acquistato da Dolomiti Bus spa, presentato questa mattina in Piazza Duomo a Belluno, con viaggio inaugurale. Si tratta di un mezzo da 9,5 metri (il più piccolo della gamma E-way Iveco), totalmente elettrico, alimentato da 7 pacchi di batterie da 35 chilowatt ciascuna.

 

Un mezzo comodo, sostenibile, manovrabile e adatto ai percorsi urbani. Entro dieci mesi ne arriveranno altri quattro e inaugureranno l’era di sostenibilità nel trasporto pubblico urbano.

“Un’era che abbiamo già avuto modo di iniziare, con i mezzi ibridi che quotidianamente percorrono le tratte servite del territorio - spiega Stefano Rossi, amministratore delegato di Dolomiti Bus spa - Con l’acquisto di questi cinque mezzi da 12 metri, e con la costruzione della stazione di ricarica in via Col da Ren, mettiamo un ulteriore tassello nel garantire la sostenibilità ambientale del servizio, in un territorio in cui la sensibilità green è un valore aggiunto”.

L’acquisto dei nuovi mezzi full electric e la costruzione della stazione di ricarica comportano un investimento di 3,3 milioni di euro, finanziato all’85% da fondi statali derivanti dal decreto ministeriale relativo alle risorse del Fondo Complementare al Pnrr, destinato all’acquisto di autobus (Dm 315/2021).

“Per un territorio come il nostro, che fa dell’ambiente e dei paesaggi una risorsa da promuovere, poter contare su un trasporto pubblico sostenibile è sicuramente un valore - commentano il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin e il consigliere provinciale delegato ai trasporti Dario Scopel - Questi nuovi mezzi serviranno le linee urbane. Ci auguriamo che le nuove tecnologie possano dare risposte performanti anche per le altre linee della montagna bellunese”.

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