LONGARONE

È definitivo: le carte processuali del Vajont rimarranno a Belluno

Zaia: “La permanenza a Belluno del fascicolo processuale del Vajont è una conquista che onora la memoria delle vittime e rafforza l'identità culturale del nostro territorio”

È definitivo: le carte processuali del Vajont rimarranno a Belluno
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Si è messo un punto fermo sulla questione che si trascinava ormai da tempo riguardo le carte del Vajont.

È definitivo: le carte processuali del Vajont rimarranno a Belluno

Le carte processuali del Vajont, infatti, vennero trasferite dall’Aquila (luogo in cui si celebrarono le udienze) a Belluno, a causa di alcune difficoltà dovute al terremoto dell’’Abruzzo. Di conseguenza, per legge, sarebbero dovute tornare lì dove venne definito il procedimento penale.

Ora la parola definitiva. Le carte del Vajont rimarranno a Belluno.

“La Regione del Veneto accoglie con grande soddisfazione la notizia del trasferimento definitivo delle migliaia di documenti processuali relativi alla tragedia del Vajont presso l'Archivio di Stato di Belluno. Questo importante risultato, ottenuto grazie all'impegno congiunto di istituzioni locali e nazionali, rappresenta una vittoria significativa per la memoria collettiva della nostra comunità. Ed è nel segno della preziosa testimonianza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha voluto essere al fianco delle comunità colpite, a Longarone ed a Erto, durante la sua recente visita in occasione dell’anniversario del Vajont”.

Sono le parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo aver appreso la notizia confermata dal Sottosegretario Mazzi che gli archivi processuali resteranno nel capoluogo bellunese.

"La permanenza a Belluno del fascicolo processuale del Vajont è una conquista che onora la memoria delle vittime e rafforza l'identità culturale del nostro territorio - prosegue il presidente Zaia - Per anni, la Regione del Veneto si è battuta affinché questo prezioso patrimonio documentale rimanesse in loco, dove appartiene, ed è con grande entusiasmo che oggi vediamo realizzato questo obiettivo".

Zaia ha, inoltre, ricordato l'importanza di questa decisione non solo per la memoria delle vittime, ma anche per la coesione sociale della comunità bellunese e per tutti coloro che hanno subito gli effetti devastanti di quella tragedia.

"La Regione del Veneto è pronta a impegnarsi ulteriormente, affiancando le istituzioni locali in un grande progetto di divulgazione. È necessario rendere questi documenti accessibili e conosciuti da un pubblico più ampio, affinché la memoria del Vajont possa essere tramandata alle future generazioni".

La Regione del Veneto non si limiterà a supportare la conservazione fisica dei documenti, ma si impegnerà anche nella promozione di iniziative culturali ed educative che valorizzino questo patrimonio.

"Ora più che mai, è nostro dovere trasformare questo archivio in un centro vitale di memoria e riflessione, affinché la tragedia del Vajont continui a essere un monito per tutti noi. La Regione del Veneto ribadisce la propria disponibilità a collaborare attivamente con tutte le istituzioni coinvolte per garantire che la storia del Vajont rimanga viva e accessibile, per non dimenticare mai ciò che è accaduto e per onorare degnamente la memoria delle vittime”, conclude Zaia.

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