Elezioni Belluno 2023, i risultati: a Pieve di Cadore eletta la 30enne Sindi Manushi
Padrin: "Non posso nascondere un pizzico di preoccupazione in vista della tornata amministrativa del prossimo anno. Andranno al voto 33 Comuni"
Due sindaci nuovi e due rieletti.
Elezioni Belluno 2023, i risultati: a Pieve di Cadore eletta la 30enne Sindi Manushi
Le amministrative dei quattro comuni bellunesi al voto si sono concluse con i nuovi sindaci di Pieve di Cadore e di Canale d’Agordo, Sindi Manushi e Massimo Murer, e con i rieletti Mauro Soppelsa di Cencenighe e Mario De Bon di Sospirolo.
“L’aver superato lo scoglio del quorum non era certo scontato - commenta il presidente della Provincia Roberto Padrin - visto che patiamo ancora il clima dell’antipolitica e di un astensionismo piuttosto feroce. Ma ancora meno scontato era trovare persone che si mettono a disposizione delle comunità locali, con impegno, passione e dedizione. Motivo per cui va fatto un plauso sincero ai quattro candidati che si sono messi in gioco, e alle squadre che li hanno sostenuti. Auguro loro cinque anni ricchi di lavoro e di soddisfazione, con l’auspicio che le comunità locali abbiano la pazienza di comprendere tutte le difficoltà dell’amministrare e sappiano collaborare con critiche costruttive, laddove necessario”.
Diverso il discorso per il 2024.
“Non posso nascondere un pizzico di preoccupazione in vista della tornata amministrativa del prossimo anno - conclude il presidente Padrin - Andranno al voto 33 Comuni e se già quest’anno con quattro c’è stata difficoltà a trovare persone che si mettessero in gioco, non sarà facile avere liste e candidati in tutti i territori. Del resto, i problemi con cui si trova a dover lottare ogni giorno un amministratore sono tanti e tali da costituire già un primo grande ostacolo a chi vuole provare a impegnarsi nella gestione della cosa pubblica. Senza contare le situazioni di emergenza che abbiamo sperimentato negli ultimi anni, da Vaia alla pandemia, dai rincari delle bollette all’accoglienza dei migranti. I sindaci sono l’ultimo anello della catena amministrativa e il più debole, ma sono anche loro malgrado i primi parafulmini per le questioni locali”.