La riapertura

Frana di Cancia, si torna (quasi) alla normalità: giovedì riapre la statale Alemagna

Dopo il vertice in Comune a Borca di Cadore, arriva la decisione: via libera al traffico da giovedì mattina, con monitoraggio attivo della frana. In campo 80 volontari e protezione civile

Frana di Cancia, si torna (quasi) alla normalità: giovedì riapre la statale Alemagna
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Si è concluso nel pomeriggio di ieri, presso il Municipio di Borca di Cadore, il vertice operativo convocato per fare il punto sulla situazione della frana di Cancia.

Frana di Cancia, si torna (quasi) alla normalità: giovedì riapre la statale Alemagna

All’incontro hanno partecipato il prefetto di Belluno, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i vigili del fuoco, l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, i tecnici di Anas e, naturalmente, il sindaco di Borca. Per la Provincia erano presenti il consigliere Bortoluzzi, il direttore generale Artusato e la geologa Bassani.

Il verdetto del tavolo è chiaro: se non ci saranno nuovi imprevisti, la statale di Alemagna verrà riaperta al traffico a partire dalle ore 7 di giovedì mattina. Fino ad allora proseguiranno senza sosta le operazioni di pulizia della carreggiata, lavaggio delle tombinature e rimozione dei materiali depositati a bordo strada. Sul posto sono già stati rimossi alcuni massi di grandi dimensioni.

La riapertura della viabilità sarà accompagnata da un sistema di sorveglianza attiva, che prevede la presenza di volontari della protezione civile con il compito di monitorare costantemente il fronte franoso. In caso di nuovi movimenti, questi attiveranno un sistema d’allerta che coinvolgerà Anas e bloccherà immediatamente la circolazione tramite semafori di emergenza.

Nel pomeriggio, il prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno effettuato un sopralluogo sul luogo della colata, constatando personalmente la portata dell’evento franoso e i progressi compiuti dai lavori.

Ieri, oltre alle ditte incaricate della rimozione dei materiali, erano attivi sul posto circa 50 volontari, numero che salirà a 80 nella giornata di oggi. Un impegno collettivo che testimonia la risposta rapida ed efficace del territorio di fronte a una criticità tanto delicata quanto potenzialmente pericolosa.

La montagna resta sotto osservazione, ma la macchina dei soccorsi e della prevenzione non si ferma. La prudenza resta alta, ma il ritorno alla normalità — almeno per ora — è dietro l’angolo.

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