Belluno

Gestione delle crisi e degli ammortizzatori sociali: firmato il Patto territoriale per l'occhialeria

Obiettivo accompagnare e governare la profonda evoluzione che sta attraversando il settore dell’occhialeria in provincia di Belluno.

Gestione delle crisi e degli ammortizzatori sociali: firmato il Patto territoriale per l'occhialeria
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E' stato firmato a Belluno il Patto territoriale per l’occhialeria.

Gestione delle crisi e degli ammortizzatori sociali

E' Firmato mercoledì 15 settembre 2021 nella sede di Confindustria Belluno Dolomiti il “Patto territoriale per l’occhialeria”, accordo fra l’Associazione degli industriali, Confartigianato Belluno, Appia Cna, CGIL CISL e UIL territoriali e le Federazioni di categoria FILCTEM FEMCA e UILTEC. Competenze digitali, smart working come veicolo del cambiamento, politiche di conciliazione vita-lavoro, parità di genere, formazione, politiche attive, ammortizzatori sociali. Sono questi nello specifico gli obiettivi condivisi e impegno comune delle parti sociali per accompagnare e governare la profonda evoluzione che sta attraversando il settore dell’occhialeria in provincia di Belluno.

Il “Patto territoriale per l’occhialeria” definisce priorità e attività strategiche per stare al passo con gli sviluppi del settore. L’accordo prende le mosse dall’analisi dei cambiamenti che stanno interessando l’occhialeria, in primis la trasformazione digitale e la nascita di nuovi player.

Alla richiesta di attrattività delle aziende, in particolare nei confronti dei giovani, si contrappone il tema della collocazione e ricollocazione del personale over 50 e di quello femminile. Allo stesso tempo, la ricerca di personale con competenze nuove o diverse da quelle ad oggi più diffuse si accompagna al necessario adeguamento o superamento di quelle esistenti, così come al tema della flessibilità imposta dal mercato (dagli orari alle competenze, all’approccio al mercato stesso) si affiancano le istanze proprie della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Sullo sfondo, due problemi che da sempre condizionano e rischiano di pregiudicare la competitività del territorio e, di riflesso, dell’intero sistema economico bellunese: l’inadeguatezza delle infrastrutture e lo spopolamento.

L’accordo mette nero su bianco la necessità di un’approfondita e costante analisi delle competenze, accogliendo le sfide dell’industria 4.0 e ponendo al centro la formazione come leva fondamentale del cambiamento e strumento di politica industriale. Il tema dell’innovazione e della trasformazione tecnologica è fondamentale e affianca quello dell’evoluzione organizzativa nelle aziende, con lo smart working, che diventa veicolo del cambiamento e strumento di attrattività.

“Il Patto - spiegano le Organizzazioni Sindacali - è la naturale prosecuzione del confronto fra le parti avviato per affrontare alcune grandi crisi del passato, proseguito con gli Stati generali e caratterizzato da un sistema di relazioni industriali sano e focalizzato su un obiettivo comune, quello di gestire la tenuta e lo sviluppo del settore. Siamo convinti che oggi più che mai serva uno sforzo comune da parte di tutti i soggetti coinvolti - parti datoriali e sindacali, scuole, istituzioni, politica - per tradurre concretamente gli obiettivi del patto in azioni e progetti”.

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(foto: Cisl Belluno e Cisl Veneto)

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