Giuseppe da Belluno interviene alla Zanzara: “Putin è un grande, ho la bandiera della Russia fuori casa”

Una bandiera della Russia fuori casa e un’idolatria per Putin.

Giuseppe da Belluno interviene alla Zanzara: “Putin è un grande, ho la bandiera della Russia fuori casa”

Giuseppe, da Belluno, è intervenuto venerdì scorso al programma radiofonico “La Zanzara” trasmesso da Radio 24 e condotto dal giornalista Giuseppe Cruciani con la collaborazione del collega David Parenzo.

Una trasmissione che parla di attualità senza censure e senza tabù e che va in onda, in diretta dagli studi di Radio 24, dal lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 20.45 (e che può essere riascoltata in streaming nel podcast omonimo). Cruciani riprende le notizie principali del giorno e dà la possibilità agli ascoltatori di chiamare e commentarle in diretta.

Una delle chiamate trasmesse in radio, nella puntata di venerdì scorso (ecco il LINK per riascoltarla), è stata fatta da un tale “Giuseppe, da Belluno” con una marcata cadenza siciliana.

“Ciao ragazzi buonasera, io parlo a nome di tutti gli italiani per presentare il grande uomo, l’uomo più buono di questo mondo: il nostro Putin” ha esordino Giuseppe.

“Lei non parla proprio a nome di tutti gli italiani” ha ribattuto Parenzo. E Cruciani: “Perché non si trasferisce in Russia invece di stare a Belluno? A Mosca, a San Pietroburgo…”.

“Io ho messo fuori la bandiera di Mosca, così quando passeranno gli aerei qua ci libereranno” ha risposto Giuseppe.

A quel punto, come accade per ogni intervento alla Zanzara, è cominciata la discussione senza esclusioni di colpa. “Da chi dobbiamo essere liberati? – hanno domandato i conduttori - Il tuo cervello deve essere liberato”.

Giuseppe, a quel punto, ha parlato di alcuni presunti complotti, spiegando che, secondo lui, le Torri Gemelle sono state “buttate a terra” dagli americani: “Il regime le fece scoppiare”. Affermazioni senza senso che hanno provocato l’ira di Parenzo che, prima di chiudere la telefonata, ha lanciato la stoccata vincente: “Questo (riferito a Giuseppe) dice di parlare a nome degli italiani ma parla a malapena a nome del suo intelletto”.