Il pedaggio sull’A27 aumenterà del 3% in sei mesi, preoccupa anche il caro-carburanti
Appia Cna Belluno: “Ci saranno due milioni di euro di rincari totali per le casse degli autotrasportatori bellunesi”
Oltre 10mila euro come costi aggiuntivi per ogni singolo mezzo.
Il pedaggio sull’A27 aumenterà del 3% in sei mesi, ma preoccupa anche il caro-carburanti
Tradotto significa più di due milioni di euro di rincari totali per le casse degli autotrasportatori bellunesi: il caro-carburanti e la revisione al rialzo dei pedaggi autostradali pesano in maniera importante sul settore, soprattutto dopo il mancato rinnovo del taglio delle accise nel nuovo anno.
Ad esprimere la propria preoccupazione per il settore è l'Appia Cna Belluno.
“In provincia, sono circa un centinaio le aziende di autotrasporto a noi associate. - spiega il direttore Cristian Sacchet – Ci sono realtà molto piccole con un solo mezzo, ma anche aziende con 10 o 20 camion; in media, le nostre aziende possiedono 2-3 veicoli ognuna, il che fa lievitare la sola pressione del caro-benzina sui loro bilanci ad oltre 2 milioni di euro. Dobbiamo poi anche valutare la ricaduta di questi rincari su ogni singola realtà: che effetti possono avere oltre 10mila euro di maggiori costi su un'impresa che può contare su un solo mezzo per svolgere il proprio lavoro? E che difficoltà provocano 2-300mila euro di nuove spese per le aziende più grandi? Si tratta in ogni caso di importi importanti che per le piccole e medie imprese possono trasformarsi in un colpo mortale”.
Al caro-carburanti si è poi sommato anche il rincaro dei pedaggi autostradali sull'A27: + 2% dal primo gennaio 2023 a cui – salvo novità in corso d'anno – si sommerà un +1,34% a partire da luglio. I dati di Cna nazionale indicano come un'impresa di autotrasporto percorra mediamente il 70% dei suoi tragitti su tratte autostradali, e questi rincari costeranno circa altri 300 euro all’anno per ogni veicolo.
Appia Cna Belluno guarda poi con preoccupazione anche alla mancata reintroduzione di un tetto massimo al prezzo del carburante, al mancato accordo con le associazioni di categoria dei benzinai e soprattutto all'embargo totale dei prodotti raffinati dalla Russia che scatterà il prossimo 5 febbraio.
La proposta, lanciata con convinzione da Appia Cna nei giorni scorsi, è quella di un intervento in grado di riportare il prezzo del gasolio alla pompa al livello medio europeo; ad inizio 2023, l'Italia si era già guadagnata il – poco onorevole - terzo posto nella graduatoria dei prezzi del gasolio alla pompa più alti d’Europa.