Il primario di medicina nucleare di Belluno rifiuta il vaccino: sospeso
L'Ulss Dolomiti, dopo aver passato al vaglio la posizione del dottore, escludendo motivi validi per essere escluso dal vaccino, ha mandato avanti la pratica di sospensione
Il primario di Medicina nucleare di Belluno, Sergio Bissoli, è stato sospeso. Il motivo? E' presto detto: ha rifiutato il vaccino anti Covid. E' quanto emerso a seguito degli accertamenti sull'obbligo vaccinale dall'Ulss Dolomiti.
Il primario di medicina nucleare di Belluno rifiuta il vaccino: sospeso
Nonostante i richiami, infatti, il primari ha continuato a rifiutare la somministrazione e quindi l'iter previsto per questi casi è andato avanti. Fino, appunto, alla sospensione. Il suo nome era venuto allo scoperto con il maxi ricorso presentato da un avvocato al quale avevano aderito 62 soggetti: 52 erano dipendenti dell'Ulss Dolomiti, 4 di Valbelluna Servizi Srl, 4 di Azienda Feltrina, uno di Fondazione Casa di riposo Meano e un altro di Le Valli Scs.
In quel caso venivano richiesti provvedimenti necessari e sufficienti a dichiarare il diritto dei ricorrenti di scegliere liberamente se vaccinarsi o meno, senza che tale scelta comportasse poi la sospensione senza retribuzione o il demansionamento. Il giudice, però, aveva rigettato la richiesta, facendo leva proprio sul decreto 44 del primo aprile, divenuto poi legge il 25 maggio seguente.
Quello che prevede l'obbligo vaccinale per i sanitari, per intenderci. Ma bisogna essere chiari: il primario, da quel procedimento legale, si era chiamato fuori pubblicamente, cambiando rotta, spiegando che alla base di quell'azione legale, forse, c'era stato un fraintendimento. Ma restano comunque i fatti: il primario non si è comunque mai vaccinato. E l'Ulss Dolomiti, dopo aver passato al vaglio la posizione del dottore, escludendo motivi validi per essere escluso dal vaccino, ha mandato avanti la pratica di sospensione.