Incubo caro bollette, a Belluno aumenti del 70% rispetto a un anno fa
Scarzanella: “Stiamo andando verso una china pericolosa per la nostra economia”
Torna l’incubo caro bollette per imprese e famiglie.
Incubo caro bollette, a Belluno aumenti del 70% rispetto a un anno fa
Pur non toccando ancora i livelli del 2022, quando il costo finito in bolletta per l’energia elettrica ha raggiunto punte di 0,570 euro al kWh, si stanno riscontrando importanti aumenti che potrebbero mettere in ulteriore difficoltà imprese che già stanno riscontrando un calo di commesse.
Per quanto riguarda la provincia di Belluno, è il caso delle aziende, ad esempio, che operano nei comparti della metalmeccanica o dell’occhialeria, che si ritrovano in questo periodo nella condizione di dover ricorrere ad ammortizzatori sociali.
“Stiamo osservando un continuo aumento delle tariffe energetiche, e quindi delle spese in bolletta, dovute ai crescenti costi della materia prima sia gas che energia elettrica. Va precisato che il costo complessivo per kWh è composto da altre componenti tariffarie che vanno ad incidere in bolletta comportando aumenti che rischiano di creare problemi seri alle piccole realtà produttive – spiega la presidente di Confartigianato Imprese Belluno, Claudia Scarzanella - Attraverso il nostro consorzio CAEM, che negozia le forniture per conto di 7000 imprese distribuite in tutta Italia, soprattutto nel Triveneto, siamo in grado di verificare puntualmente come si sono sviluppate le dinamiche tariffarie negli ultimi anni. Ne emerge che i costi in bolletta per kWh dal gennaio 2021 al gennaio 2025 registrano un aumento di circa il 70%”.
Inoltre, a causa del meccanismo ‘meno consumi, più paghi’ applicato agli oneri parafiscali, le micro e piccole imprese con consumi energetici contenuti sono costrette a sobbarcarsi la maggiore quota di oneri proprio per finanziare, tra le altre cose, le agevolazioni per le grandi imprese energivore. Questa distribuzione del carico contributivo si traduce così in un ostacolo alla competitività delle piccole imprese, che costituiscono la spina dorsale del nostro sistema produttivo.
“Speravamo – aggiunge Scarzanella - che dopo gli aumenti del 2022 si potesse tornare ai valori del 2021, comunque già molto alti rispetto a quelli del 2018, ma dobbiamo prendere atto della realtà dei fatti: in maniera continua, mese su mese, i costi energetici sono aumentati. Stiamo andando verso una china pericolosa per la nostra economia, una situazione quindi che non può lasciare tranquilli e impone l’avvio di azioni concrete per poter tornare a costi energetici accettabili. Ne va della nostra capacità di stare in un mercato sempre più competitivo e senza più confini tutelanti. A fronte di questi aumenti, come imprenditori, non dobbiamo restare passivi, ma adottare tutte le misure necessarie per efficientare i processi che permettono di ridurre anche i consumi energetici, oltre che percorrere la strada dell’autoproduzione di energia. Interventi che permettono di ridurre in maniera importante i costi per le forniture”.
Su questi interventi Confartigianato Belluno, attraverso l’Area Energia, propone servizi di consulenza a supporto sia delle imprese che dei privati cittadini.