Cavarzano

Integrazione e inclusività: riparte l'orto sociale a Belluno

Si tratta di laboratori esperienziali organizzati in piccoli gruppi, che hanno come obiettivi l’inclusione sociale e l’acquisizione di prerequisiti di autonomia utili per un eventuale inserimento lavorativo

Integrazione e inclusività: riparte l'orto sociale a Belluno
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Riparte, per il secondo anno consecutivo, l’iniziativa “Orto Sociale” a Belluno.

Integrazione e inclusività: riparte l'orto sociale a Belluno

Il progetto prevede la realizzazione di un orto a cura dei ragazzi con disabilità del Servizio Integrazione Scolastica e Sociale dell’Ulss Dolomiti, nell’ambito del GEOD (Gruppo Educativo Orientamento Disabili) rivolto a ragazzi certificati ai fini della Legge 104/92 art. 3 comma 3.

Si tratta di laboratori esperienziali organizzati in piccoli gruppi, che hanno come obiettivi l’inclusione sociale e l’acquisizione di prerequisiti di autonomia utili per un eventuale inserimento lavorativo; rientrano nel PEI scolastico e vengono condivisi e sottoscritti dalla scuola e dalla famiglia.

Il terreno dell’orto, sito a Cavarzano e concesso dal Comune di Belluno, dopo aver riposato l’intero inverno, è pronto a ripartire con la preziosa collaborazione dell’Istituto Agrario A. Della Lucia di Feltre, grazie alla rinnovata disponibilità del Dirigente Scolastico Dottor Busetto, e della professoressa Zarbo, referente per l’inclusione dell’istituto.

Questa collaborazione è molto importante perché ha dato vita ad un progetto condiviso per l’integrazione fattiva dei ragazzi iscritti presso l’istituto e che frequentano una volta a settimana il GEOD, riconoscendone e potenziandone le abilità anche in un contesto extra-scolastico. Quest’anno la partecipazione di questi studenti è stata ancora più rilevante, coinvolgendo i ragazzi fin dalla semina delle piantine che è stata realizzata presso le serre della scuola.

Anche la progettazione dell’orto, nella sua disposizione e realizzazione, è stata oggetto di studio per i ragazzi di una classe prima della formazione professionale, che con la docente Coccato hanno analizzato come preparare un terreno e porre a dimora le piante in un’ottica di orto biologico ed ecosostenibile.

Le attività sono poi entrate nel vivo: in una giornata soleggiata sono arrivati con attrezzi e voglia di sperimentarsi 16 ragazzi che, in collaborazione con i ragazzi del Geod, hanno preparato il terreno e posto in semina i primi ortaggi, dando vita ad una bellissima esperienza di inclusione. Sarà previsto un secondo incontro a maggio, in cui le piantine coltivate in serra saranno poi trapiantate nel nostro terreno, pronte a dare i propri frutti.

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