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La pizzeria “Da Ezio” premiata con i Tre Spicchi del Gambero Rosso

Dove si mangia la pizza più buona? Lunedì 22 settembre 2025 è stata pubblicata la nuova mega guida 2026 alle migliori pizzerie d’Italia secondo il Gambero Rosso

La pizzeria “Da Ezio” premiata con i Tre Spicchi del Gambero Rosso

Anche quest’anno una pizzeria bellunese è riuscita ad aggiudicarsi i Tre Spicchi del Gambero Rosso.

La pizzeria “Da Ezio” premiata con i Tre Spicchi del Gambero Rosso

Tra le eccellenze gastronomiche italiane, la pizza è sicuramente quella più conosciuta nel mondo. Ovunque non solo ce la invidiano, ma tentano di replicarla in tutti i modi, senza mai davvero ottenere il nostro stesso risultato.

Per ogni anno che passa, anche la tradizione della pizza va incontro all’evoluzione, coi mastri pizzaioli del nostro Stivale che, partendo dal più classico degli impasti, puntano su un mix di ingredienti unico e originale, alla ricerca di sapori sensazionali.

Ma in Italia, dove si mangia la pizza più buona? Nella giornata di lunedì 22 settembre 2025 è stata pubblicata la nuova mega guida 2026 alle migliori pizzerie d’Italia secondo il Gambero Rosso.

Pizzerie d’Italia 2026

La guida del Gambero Rosso dedicata alle pizzerie è giunta alla sua 13esima edizione.

Più di 800 locali selezionati (tra cui 133 novità) lungo la Penisola con un criterio ben preciso: attenzione a farine, prodotti, impasti e lievitazioni. Pizze al piatto e pizze al taglio, ce n’è davvero per tutti i gusti.

Guida Pizzerie d’Italia 2026 del Gambero Rosso

E poi i premi speciali: tra i quali quello ai maestri dell’impasto, alle pizze dell’anno, al pizzaiolo emergente, alla ricerca e innovazione, alla miglior carta delle bevande.

“Nelle 564 pagine della guida Pizzerie d’Italia 2026 del Gambero Rosso (disponibile in libreria, edicola e on line), raccontiamo soprattutto loro: la Valmarecchia e il Belìce, la Lessinia e il Parco Agricolo Sud, la Valle Caudina e l’Agro Pontino, la Calabria (che ha ingranato il turbo), la Maremma, il Garda, le Langhe, i Monti Lattari, gli Aurunci e le Murge – scrivono i curatori della guida – E le identità che man mano si risvegliano in forma di impasti: la ruota di carro dei vicoli e la tonda croccante dei romani, la nuova – che poi è antica – pizza sottile dei pugliesi o l’orgoglio aromatico di Tramonti.

Troverete in guida delle sezioni apposite sulle forme storiche della pizza, cioè le declinazioni del lievitato che più si sono radicate in varie regioni italiane, insieme all’elenco aggiornato delle insegne più antiche di Napoli: ci sono il padellino torinese e il trancio milanese, la pizza alla pala di Roma e quella al metro vicana. La pizza è davvero un bel viaggio. E, con tutta questa storia alle spalle, è appena cominciato”.

Tre Spicchi, Tre Rotelle e i premi speciali

La guida “Pizzerie d’Italia 2026” del Gambero Rosso ha recensito 816 indirizzi. Tra i premiati ci sono le 100 pizzerie che hanno ricevuto il riconoscimento “Tre Spicchi“, ma anche 18 locali insigniti delle “Tre Rotelle” (premio rispettivamente per le pizzerie “al piatto” e per quelle “al taglio” o da asporto).

Veniamo allora al nome della pizzeria che è riuscita ad aggiudicarsi insieme ad altri sei locali il famoso riconoscimento dei Tre Spicchi. Si tratta della pizzeria “Da Ezio” ad Alano di Piave. Pizzeria Da Ezio nasce nel 1977 per mano di Ezio Lovatel che, da sempre appassionato di cucina, vuole approfondire la sua passione per l’arte bianca.

La stessa passione del padre viene poi trasmessa al figlio che già a 14 anni inizia a maneggiare i primi impasti e imparare tutti i segreti di Ezio: dalla storia degli ingredienti a quella delle sue montagne. Nelle loro pizze Ezio e Denis scelgono di mantenere un impasto originale: croccante e leggero, ma soprattutto che rispetti la natura e il territorio che li ospita.

Oggi Denis continua a lavorare assieme al padre, dedicandosi principalmente allo studio e alla ricerca di nuove combinazioni e ingredienti per le farciture basate su una filosofia green: cuore pulsante della loro vita e delle loro idee.