Lavoratori Safilo, spunta una luce in fondo al tunnel: dopo Thelios, trattative anche con Fulchir
Padrin: “Speriamo che vengano confermate le prospettive perché darebbero finalmente un po’ di certezze e di respiro a tutti i lavoratori che da mesi soffrono le incognite di un futuro incerto e di una precarietà professionale fastidiosa”
I lavoratori della Safilo potrebbero essere re-impiegati tutti.
Lavoratori Safilo, spunta una luce in fondo al tunnel: dopo Thelios, trattative anche con Fulchir
L’azienda ha comunicato infatti che ci sarebbe stata un’altra offerta, oltre a quella di Thelios. Pare che ci sia una trattativa con l’imprenditore Carlo Fulchir. Questo permetterebbe, ovviamente, come sottolineato da Thelios, la conservazione del know how del sito e la totale ricollocazione degli attuali 458 lavoratori.
“Aspettiamo di avere l’ufficialità: se sarà confermata, potremo parlare di un grande risultato, per i lavoratori e anche per il territorio di Longarone e dell’intera provincia – commenta il presidente della Provincia Roberto Padrin - La priorità è sempre stata (ed è tuttora) quella di salvare i posti di lavoro, dal primo all’ultimo, perché dietro gli oltre 450 lavoratori di Safilo ci sono altrettante famiglie. Ma subito dopo l’obiettivo era ed è quello di salvare la continuità produttiva dello stabilimento, con il suo know-how e le sue maestranze, non solo per la storicità ma anche e soprattutto per la capacità di produzione che rientra nei valori aggiunti del made in Italy, e quindi dell’occhiale fatto a Belluno”.
La soluzione che viene prospettata ora persegue entrambi gli obiettivi, ma serve prudenza.
“Speriamo che vengano confermate le prospettive – continua Padrin - perché darebbero finalmente un po’ di certezze e di respiro a tutti i lavoratori che da mesi soffrono le incognite di un futuro incerto e di una precarietà professionale fastidiosa. A breve convocheremo il Comitato di sorveglianza socio-istituzionale proprio per fare il punto della situazione e chiedere la conferma di quanto ci viene detto oggi”.
Sulla questione è intervenuta anche la Regione.
“Come ha annunciato la stessa Safilo in sede regionale ci sarebbero interlocuzioni avanzate con un secondo soggetto imprenditoriale del settore dell’occhialeria, oltre a Thelios Spa: ciò consentirebbe di ottenere il saldo occupazionale zero rispetto alla decisione di fuoriuscita da Longarone. È una notizia che consente di intravvedere una prospettiva positiva perché in primo luogo verrebbe garantita l’occupazione nel medesimo settore a tutti i lavoratori di Safilo, valorizzandone quindi le competenze, e in secondo luogo ciò permetterebbe di valorizzare tutti gli immobili dell’azienda oggi presenti a Longarone”.
Queste le parole dell’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan a commento della notizia dell’esistenza di un secondo gruppo imprenditoriale in fase di trattative avanzate per lo stabilimento di Safilo di Longarone.
“La Regione – aggiunge Donazzan – segue la vicenda dello stabilimento di Longarone di Safilo dal primo giorno in cui sono emerse le criticità espresse dall’Azienda e continueremo a monitorare la situazione in queste fasi che rappresentano una svolta significativa della situazione. Approfondiremo in tempi rapidi questo progetto industriale con l’obiettivo di consentire alle parti sindacali e aziendali di raggiungere il miglior accordo possibile nell’interesse dei lavoratori del territorio e delle imprese. Ci rendiamo disponibili a favorire questo primo confronto già nei prossimi giorni”.