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Le imprese artigiane femminili in provincia sono 612, il 14,1% del totale

Scarzanella: “Ci sono margini di crescita e per rafforzare il ruolo delle imprenditrici bellunesi servono misure di sostegno mirate”

Le imprese artigiane femminili in provincia sono 612, il 14,1% del totale
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Sono 612 le imprese artigiane femminili nel Bellunese, corrispondenti al 14,1% del totale.

Le imprese artigiane femminili in provincia sono 612, il 14,1% del totale

Un dato che spicca è che a Belluno il 21,5% delle imprese femminili (quindi 612 su 2.911 totali) opera nel settore artigiano, una percentuale ben superiore alla media nazionale del 16,7% e in linea con la media regionale del 21,5%.

“L’impegno delle donne è fondamentale per promuovere nella nostra società i valori dell’equità e generare un cambiamento culturale che, partendo dal mondo del lavoro, possa avere un impatto positivo anche nella società e nelle famiglie. Sulla base di questa convinzione, Confartigianato Imprese Belluno fa della parità di genere non solo un’enunciazione di principio, ma un valore che viene espresso in ogni forma del suo agire”, commenta Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Imprese Belluno, in occasione dell’8 marzo, festa della donna.

“Non si tratta di una questione di quote rosa – continua Claudia Scarzanella - ma di un reale riconoscimento delle capacità, delle competenze e della valorizzazione del talento femminile, che diventa valore aggiunto e non quindi solo una mera questione di equità. Un sistema che offre alle donne le stesse opportunità di realizzazione è un sistema più forte, più innovativo e più competitivo”.

Nel sistema associativo di Confartigianato, dunque, la parità di genere è un valore consolidato e riconosciuto, testimoniato non solo dalla presenza di donne in ruoli strategici, ma anche da un impegno strutturato nel garantire equità retributiva, accesso alle carriere e un ambiente di lavoro realmente inclusivo.

A testimonianza di questo, un traguardo importante è rappresentato dalla certificazione sulla Parità di Genere, ottenuta a novembre 2023, da Confartigianato Servizi Belluno, prima associazione di categoria bellunese ad ottenerla. Questo riconoscimento attesta l’adozione di strumenti concreti per supportare le donne nella conciliazione tra vita lavorativa e familiare, garantendo pari opportunità di crescita professionale.

I DATI

Nel settore artigiano le imprenditrici bellunesi si distinguono con una presenza particolarmente marcata: le imprese artigiane femminili sono 612, corrispondenti al 14,1% del totale delle imprese artigiane provinciali. Un dato che spicca è che a Belluno il 21,5% delle imprese femminili (quindi 612 su 2.911 totali) opera nel settore artigiano, una percentuale ben superiore alla media nazionale del 16,7% e in linea con la media regionale del 21,5%.

Guardando alle sole imprenditrici artigiane, a Belluno si contano 1.156 donne con cariche nell’artigianato, che rappresentano il 20,4% del totale degli imprenditori artigiani in provincia. Il 43,7% delle donne artigiane ricopre la carica di titolare, il 38,1% quella di socio ed il 13,6% quella di amministratore. Nel dettaglio dei comparti osserviamo che il 49,1% delle imprenditrici artigiane è attivo nei servizi alla persona; segue il manifatturiero con il 29,1%. Il 9,9% opera nel comparto dei servizi alle imprese, mentre una fetta più ristretta nelle costruzioni (10,7%).

I COMMENTI

"Le donne imprenditrici artigiane, spesso più consapevoli delle necessità di equilibrio tra lavoro e vita privata – aggiunge Roberta De Salvador, Presidente Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Imprese Belluno - possono contribuire a sviluppare modelli di business che rispettano la dignità del lavoro e che contribuiscono al benessere delle loro comunità. In questo senso, l'imprenditoria femminile può rappresentare non solo una forma di indipendenza economica, ma anche un motore di cambiamento sociale e culturale, che incoraggia una maggiore inclusività e parità di genere."

“Da un recente sondaggio condotto da Donne Imprese Confartigianato Veneto – evidenzia la presidente De Salvador – è emerso come il capitale proprio continui a rappresentare la principale (e spesso unica) fonte di finanziamento per le nostre imprenditrici. In alcuni casi questo è un limite perché non tutte le donne conoscono le opportunità e gli aiuti per le imprese femminili”.

La conclusione.

“Ci sono margini di crescita – conclude la presidente Scarzanella – e per rafforzare il ruolo delle imprenditrici bellunesi servono misure di sostegno mirate. Percorsi di formazione, finanziamenti agevolati e reti di supporto potrebbero incentivare ulteriormente la presenza delle donne nel mondo imprenditoriale. Spesso nel ricambio generazionale troviamo donne a capo delle imprese, anche in settori solitamente guidati da uomini, in cui sanno dimostrare capacità non solo gestionali, ma anche di visione e innovazione. Confartigianato Imprese Belluno sostiene supporta per questo iniziative come "Creare Ponti", un progetto di mentoring, coaching e formazione interregionale dedicato alle donne che desiderano affrontare nuove sfide e crescere professionalmente. Attraverso queste azioni concrete, Confartigianato Belluno contribuisce a costruire un futuro in cui il talento e l’impegno femminile siano pienamente valorizzati”.

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