Longarone conferisce la cittadinanza onoraria alla Croce Rossa
Padrin: "La Croce Rossa è stata tra i primi soggetti a intervenire e ha partecipato attivamente a tutte le fasi dei soccorsi"
Sarà ancora un fine settimana dedicato alla memoria del Vajont, quello che si appresta a vivere Longarone.
Longarone conferisce la cittadinanza onoraria alla Croce Rossa
Dopo la Giornata del Soccorritore e le cerimonie del 9 ottobre che hanno visto la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, domenica prossima ci sarà un altro momento di grande emozione, con il conferimento della cittadinanza onoraria alla Croce Rossa Italiana, in ricordo della grande solidarietà riversata sulla comunità del Vajont all’indomani del 9 ottobre 1963.
"La Croce Rossa è stata tra i primi soggetti a intervenire e ha partecipato attivamente a tutte le fasi dei soccorsi, con un coinvolgimento senza pari - spiega il sindaco di Longarone, Roberto Padrin - La cittadinanza onoraria è il nostro modo per dire grazie anche alle crocerossine dell’epoca e anche a tutte quelle attive ancora oggi in tutti i luoghi del mondo in cui c’è bisogno di aiuto, solidarietà e conforto".
La cerimonia comincerà davanti al municipio alle 10, con l’esecuzione degli inni da parte della Fanfara nazionale Croce Rossa Italiana: in programma il Canto degli Italiani, l’Inno alla gioia e il brano “Di fiamma viva di sangue vivo”, inno ufficiale della Croce Rossa con oltre un secolo di storia alle spalle.
A seguire, nell’aula consiliare del municipio, verranno proposte alcune testimonianze storiche delle crocerossine attive. Interverrà anche il presidente nazionale Cri, Rosario Maria Gianluca Velastro. Dopo il conferimento della cittadinanza onoraria, la cerimonia si sposterà in corteo in Piazza Jacopo Tasso per la deposizione di una corona di fiori al monumento della solidarietà.
Il fine settimana dedicato al 60° del Vajont si aprirà già domani (venerdì 13 ottobre) con l’inaugurazione della mostra fotografica “Testimoni del tempo”. Un’esposizione di scatti di Bepi Zanfron e Nicoletta Valla, curata dal Sindacato Giornalisti Veneto, dall’Assostampa Bellunese, sotto l’egida della Fondazione Vajont. L’appuntamento è alle 18 al centro culturale Parri. La mostra poi sarà visitabile fino al 29 ottobre.
Sempre domani sera, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale, si terrà il concerto “Prima. Durante, dopo – Una tragedia italiana” del Concentus Musicale Veneto di Fossalta di Piave, dove verrà portata la Madonna di Longarone, la storica statua della Vergine che dopo il disastro fu ritrovata nelle acque melmose, a 100 chilometri di distanza, proprio nei pressi di Fossalta.
La giornata di sabato si aprirà con la tavola rotonda sul tema: “Ricordare tutti I Vajont, per capire per cambiare”, in occasione del 20° Presidio “Notte bianca della memoria”, a cura dell’Associazione “Cittadini per la Memoria del Vajont” (alle 10 al centro congressi di Longarone Fiere).
In mattinata a Mel è in programma il convegno “Raccontare la tragedia del Vajont. Da Tina Merlin a Dino Buzzati, tra inchieste, polemiche e memoria”, accreditato per la formazione continua dei giornalisti (9.30, al Palazzo delle Contesse).
Mentre alle 12.30 all’Enaip di Longarone e al centro culturale Parri ci sarà il momento intitolato “Il battito materno della Terra: possibilità per vivere in simbiosi”, a cura dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Belluno-Feltre, per la presentazione del progetto “Economy of Francesco”.
A chiudere il fine settimana, la presentazione del libro “Il saldatore del Vajont” di Antonio G. Bortoluzzi (domenica sera, alle 18, nella sala consiliare del municipio di Longarone).