Longarone, premiati i bellunesi che onorano la provincia nel mondo
Francesco Dazzi: “Ricevere questo premio significa valorizzare le origini bellunesi. Io a Belluno ho imparato i valori veri e autentici, come l’onestà, la solidarietà, il rispetto delle tradizioni, il sacrificio”
Studio, genialità, competenze, carriera e solidarietà.
Longarone, premiati i bellunesi che onorano la provincia nel mondo
Sono le caratteristiche dei bellunesi che onorano la provincia in Italia e nel mondo, premiati oggi a Longarone in quella che è stata definita “la festa dell’orgoglio bellunese”.
Il premio internazionale, ideato da Provincia, Associazione Bellunesi nel Mondo e Rotary Club, da 23 anni riconosce il merito dei bellunesi che si sono ritagliati percorsi importanti fuori dalla loro terra d’origine, ottenendo risultati nella carriera, negli studi, nel volontariato.
E anche quest’anno ha individuato alcuni bellunesi di successo, in una cerimonia condotta da Anna Olivier e allietata dal Coro Codissago, a cui hanno partecipato diversi sindaci bellunesi, i consiglieri regionali Silvia Cestaro e Giovanni Puppato, e l’eurodeputata Rosanna Conte.
“Questa è la giornata dell’orgoglio bellunese - ha detto il presidente della Provincia e sindaco di Longarone, Roberto Padrin, nel suo intervento - I percorsi dei bellunesi che hanno onorato la provincia in Italia e nel mondo ci danno la misura di cosa è il nostro territorio. Sono persone che si sono fatte strada nella vita, che hanno creato carriere brillanti nel lavoro, che hanno saputo farsi apprezzare nei campi della cultura, della solidarietà e dell’associazionismo. Che hanno fatto tutto ciò fuori da Belluno. Ma che hanno fatto valere il loro carattere e le loro capacità forgiate proprio dalla terra d’origine e hanno dato valore alle loro radici”.
Un tema, quello delle radici, sottolineato anche dal senatore Luca De Carlo e dal presidente Abm Oscar De Bona. E riconosciuto unanimemente dai premiati.
Per il settore economico, imprenditoriale e professionale, il premio è stato assegnato a Francesco Dazzi (systems engineer certificato e project manager con oltre 20 anni di esperienza in vari settori) e a Francesco Piazza (capo dell’Ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze della Presidenza del Consiglio dei ministri).
“Ricevere questo premio significa valorizzare le origini bellunesi. Io a Belluno ho imparato i valori veri e autentici, come l’onestà, la solidarietà, il rispetto delle tradizioni, il sacrificio… per me è un premio etico non solo professionale - ha detto Dazzi - Se non fossi nato qui forse non avrei raggiunto quello che ho raggiunto”.
E Piazza.
“Mi inorgoglisce provenire da questa terra che ci ha abituato alla capacità di fare squadra, perché in montagna non si fa molto da soli”.
Per il settore istituzioni, arte e cultura il premio è andato a Silvana Molin Pradel (promotrice di attività culturali e fondatrice in Spagna della società Dante Alighieri per la lingua e la cultura italiana), a Romeo Sacchetti (cestista argento a Mosca 1980 e oro a Nantes 1983, già ct della nazionale italiana di basket maschile), che non ha potuto ritirare personalmente il premio.
Per il settore sociale e solidaristico il riconoscimento è andato a Flavio Josè Brugnago (originario di Canale d’Agordo, nato a Jaraguà do Sul in Brasile e giornalista, intervenuto da oltreoceano con un videomessaggio), e a Francesco Marin (docente componente della cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, nonché parte attiva di “Benvenuti a Berlino”, un progetto che ha lo scopo di fornire ai connazionali italiani informazioni e risorse utili per integrarsi nel sistema tedesco).
Infine, il premio speciale Barcelloni Corte-De Martin Modolado è andato ad alcune figure di spicco di Longarone: la famiglia Croce, Arrigo Galli e Luigino Olivier, per l’impegno nella comunità locale e per mantenere vive le tradizioni e le radici.