Manca un anno alle Paralimpiadi Milano Cortina 2026: “Qui la maggior parte delle competizioni”
Fondazione Cortina: “Vogliamo che le Paralimpiadi lascino una legacy importante e tangibile, trasformando Cortina e tutto il Bellunese in un modello di accoglienza per atleti, visitatori e cittadini con specifiche necessità”

Manca solo un anno all’inizio dei Giochi Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Manca un anno alle Paralimpiadi Milano Cortina 2026: “Qui la maggior parte delle competizioni”
Non sarà solo un importante evento sportivo, ma anche un’opportunità per costruire un futuro più inclusivo e accessibile. Cortina d’Ampezzo avrà un ruolo centrale, ospitando la maggior parte delle competizioni paralimpiche. Ci saranno, infatti, cinque specialità di sci alpino paralimpico sulla pista Olympia delle Tofane, due di snowboard paralimpico al Cortina Para Snowboard Park in località Tofane/Socrepes, e il curling in carrozzina che si disputerà al rinnovato lo Stadio Olimpico del Ghiaccio.
Ma non solo: il 15 marzo a Cortina si terrà anche la cerimonia di chiusura dei Giochi Paralimpici, il finale del fantastico viaggio che sarà Milano Cortina 2026.
“Fondazione Cortina è da tempo impegnata nell'affrontare questa straordinaria sfida. Il nostro lavoro va oltre l'organizzazione di grandi eventi sportivi nella conca ampezzana, garantendone l'inclusività e l'accessibilità: ci dedichiamo allo sviluppo di una strategia che coinvolga l'intero territorio bellunese, con l'obiettivo di trasformarlo nel primo hub internazionale per l'inclusività e l'accessibilità, in linea con il mandato affidatoci dalla Regione Veneto. Vogliamo che le Paralimpiadi lascino una legacy importante e tangibile, trasformando Cortina e tutto il Bellunese in un modello di accoglienza per atleti, visitatori e cittadini con specifiche necessità” dichiara il presidente di Fondazione Cortina Stefano Longo.
L’aspettativa è alta.
“Tra un anno andranno in scena le Paralimpiadi e vedo crescere l’attesa, tra noi atleti ma anche a livello generale e questo è un dato positivo che testimonia come il movimento paralimpico in questi ultimi anni sia cresciuto molto, in termini di attività, di consapevolezza e di visibilità - afferma René De Silvestro, azzurro dello sci alpino paralimpico, portacolori delle Fiamme Oro e membro del Progetto Giovani di Fondazione Cortina - Credo che grazie alle Paralimpiadi che si svolgeranno in Italia questa crescita potrà continuare, anzi potrà ricevere un impulso formidabile: importantissimo, in questo senso, è il lavoro che si sta facendo sulle strutture, sempre più a misura di persone con disabilità. Il fatto poi che gran parte delle gare si svolgeranno a Cortina è sinonimo di garanzia: qui l’organizzazione è sempre stata ottima e tante sono le persone e le associazioni che lavorano per il movimento paralimpico con professionalità e disponibilità assolute”.
Il conto alla rovescia è partito.
“I Giochi di Milano Cortina 2026 e il cammino di avvicinamento a essi costituiscono una grande opportunità di crescita: l’Italia è una nazione di riferimento nel movimento paralimpico internazionale in termini di prestazioni di organizzazione - afferma Flavio Menardi, azzurro della nazionale paralimpica di parabob e membro del Progetto Giovani di Fondazione Cortina - Le Paralimpiadi saranno, inoltre, una grande occasione non solo per rendere più accessibili strutture di gara e strutture ricettive, ma anche per fare una crescita dal punto di vista culturale. Mi spiace, evidentemente, di non poter gareggiare nella mia Cortina, visto che il parabob ancora non è disciplina olimpica: spero che lo diventi presto e di poter essere in gara nel 2030. D’altro canto, sono contento che proprio a Cortina abbia preso forma la nuova pista da bob che sarà un riferimento fondamentale per l’attività futura, olimpica e paralimpica”.