Milano-Cortina 26, interrogatori fino a mezzanotte: “La Russa mi disse ‘Fai come vuoi’. Nessuna pressione”
Novari è stato interrogato per oltre 9 ore. Ha negato le accuse di corruzione e turbativa, spiegando di non aver mai preso soldi o altre utilità
Sono cominciati gli interrogatori, a Milano, per il caso “Olimpiadi Milano-Cortina 2026”.
Milano-Cortina 26, interrogatori fino a mezzanotte: “La Russa mi disse ‘Fai come vuoi’. Nessuna pressione”
Come noto, la Procura ha iscritto tre persone nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di corruzione e turbata libertà d'incanto: si tratta dell'ex ad della Fondazione Milano-Cortina, Vincenzo Novari, dell’ex dirigente della Fondazione Massimiliano Zuco e di Luca Tomassini, ex rappresentante legale della Vetrya (ora Quibyt) che si era aggiudicata l'incarico per lo sviluppo dei servizi digital dell'evento (ne abbiamo parlato QUI).
Novari è stato interrogato per oltre 9 ore. Ha negato le accuse di corruzione e turbativa, spiegando di non aver mai preso soldi o altre utilità, né di aver accettato promesse di denaro, per assegnare gli appalti per i servizi digitali. Respinta anche l'accusa di aver pilotato gli affidamenti. L'interrogatorio in Procura a Milano, terminato poco prima di mezzanotte, ha affrontato inoltre il capitolo delle assunzioni nella Fondazione di persone legate alla politica.
“Sul figlio di La Russa in assoluto il padre mi ha detto 'Fai come vuoi', quindi non c'era alcun tipo di pressione. È chiaro che il suo curriculum non l'ho trovato per terra - ha detto Novari - La Russa junior si era appena laureato in legge e aveva esperienza in eventi ed è andato a lavorare in un team di eventi. Ovviamente ci sono delle sfumature in tutte le segnalazioni".