Nuovo “look” per le Poste di Belluno: ecco come appare adesso il palazzo
I lavori, eseguiti da Poste Italiane, hanno riguardato la facciata, l’impianto di illuminazione, gli infissi, le scalinate e molto altro
Sistemato l’edificio in piazza Castello, sede delle Poste centrali dal 1936.
Nuovo “look” per le Poste di Belluno: ecco come appare adesso il palazzo
L’intervento è stato possibile grazie a “Cento facciate”, l’iniziativa di Poste Italiane pensata per favorire il recupero e restauro delle facciate esterne di 100 edifici di proprietà di Poste Italiane in tutta Italia.
Alla presentazione dei lavori di restauro hanno preso parte il Sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin, il Presidente della Provincia Roberto Padrin e, per Poste Italiane, il responsabile dell’Area Nord Est Giulio Iandiorio, il Direttore degli uffici postali bellunesi Dino Massimiliano Conte, il Responsabile Relazioni istituzionali Nord-Est Matteo Magnaghi e l’architetto Donatella Berardone, che ha supervisionato il progetto. Sono stati presenti anche il Direttore dei Lavori Giovanni Bez, la restauratrice architetto Giulia Ometto e la Project Manager architetto Daniela Della Ragione.
L’intervento di restauro ha interessato gli intonaci del palazzo e tutti gli elementi in pietra, metallo, legno, le scalinate di accesso, gli infissi. È stato installato ed è già attivo, per la prima volta nella storia del palazzo, un impianto di illuminazione notturne, che valorizza ulteriormente le geometrie e gli elementi decorativi. La ristrutturazione sta continuando con la sostituzione delle vecchie caldaie con nuovi e più efficienti generatori di calore modulari a condensazione, che permetteranno di ridurre il consumo di gas e di contenere l’impatto ambientale. È prevista poi la rimozione dei due serbatoi di gasolio interrati nel piazzale e non più utilizzati, il rifacimento del piazzale interno ed altri interventi di manutenzione.
Per i corridoi e le stanze dell’ufficio postale “Belluno Castello” e della Direzione Provinciale delle Poste e Telegrafi (oggi direzione della Filiale di Belluno) si sono succedute generazioni di impiegate e portalettere il cui lavoro, dal 1936 ad oggi, è garanzia dei servizi essenziali di comunicazione, pagamento, risparmio. Inaugurato nel 1936, l’edificio di Poste Italiane” venne definito all’epoca “grandioso”, enfatizzando così il progetto realizzato dall’architetto bellunese Alberto Alpago Novello, con la collaborazione di Ottavio Cabiati.
Il palazzo sorge in Piazza Duomo, è costruito in stile Novecento e ha sostituito l’edificio delle carceri e alcune abitazioni private preesistenti. Ha tre piani e una pianta regolare e squadrata. L’entrata principale è riconoscibile per due archi a tutto sesto alti circa 10 metri. Il basamento e le facciate sono incorniciati da lastre in calcare di Castellavazzo e intonacate bianche, mentre l’atrio, la sala per il pubblico, gli archi e le pavimentazioni sono in marmo di vari colori: un’esplosione cromatica, anche negli arredi, senza condizionamenti neoclassici, a contrasto con le linee pacate e sobrie dell’esterno di matrice Novecentista.
I tavoli erano dotati di un’ossatura di ferro e di un’imbottitura di forati per i sostegni e rivestiti in Verde Issoire lucidato. I calamai, disegnati da Alpago Novello, realizzati in marmo nero con il serbatoio della penna profilato in smalto rosso. Gli sgabelli con cuscino in cuoio rosso hanno il supporto in patinato verde. Portacarte e portaombrelli sono in bronzo. I lampadari cilindrici, di grande pregio, sono in vetro di Murano con fasce in ottone, secondo lo stile in voga in quel periodo.
Sempre molto stretto il rapporto tra l’architettura e le altre arti, considerati anche gli stanziamenti ad hoc inseriti nei capitolati. Per il palazzo di Belluno ci si affida agli stucchi interni di Napoleone Martinuzzi, ai mosaici e alle due sculture di Salvatore Saponaro, posizionate sulla facciata esterna del corpo, eseguite in pietra bianca di Pinè e raffiguranti l’Allegoria della Posta.