La lettera

Olimpiadi Milano-Cortina 2026, manca un anno. Padrin: “Adesso tocca a noi”

Il presidente della Provincia: “L’attesa delle Olimpiadi, pur non essendo essa stessa Olimpiadi, deve spingerci a vivere al massimo questi dodici mesi che ci separano dal grande evento”

Olimpiadi Milano-Cortina 2026, manca un anno. Padrin: “Adesso tocca a noi”
Pubblicato:

Alleghiamo per intero la lettera del presidente della Provincia Roberto Padrin a un anno esatto dall’inizio delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

Olimpiadi Milano-Cortina 2026, manca un anno. Padrin: “Adesso tocca a noi”

L’attesa del piacere è essa stessa piacere, recita un’affermazione del filosofo Lessing diventata celeberrima. E allora l’attesa delle Olimpiadi, pur non essendo essa stessa Olimpiadi, deve spingerci a vivere al massimo questi dodici mesi che ci separano dal grande evento. Deve alimentare la passione e la voglia di sport. Deve spingere l’intero territorio alla consapevolezza di cosa significa davvero ospitare gare olimpiche e paralimpiche, in termini di entusiasmo, di atmosfera, di flussi di sportivi, visitatori, turisti, appassionati. Deve essere il tempo della semina per raccogliere frutti abbondanti e duraturi non solo durante i giorni delle gare, quando il nostro territorio sarà sotto i riflettori, ma soprattutto dopo, quando le luci della ribalta saranno spente. Manca un anno esatto all’accensione del braciere ed è il tempo della costruzione del futuro.

Partiamo da un dato di fatto: un’Olimpiade non solo accende l’attenzione su un territorio, ma è in grado di far avvicinare allo sport un pubblico sempre più vasto. Lo dice la storia, visto che lo sci alpino è diventato uno sport di massa dopo Cortina 1956, lo confermano i numeri delle ultime edizioni dei Giochi Invernali. In Italia le persone che praticano lo sci alpino sono aumentate di mezzo milione di unità negli ultimi dieci anni (secondo dati dell’Osservatorio italiano del turismo montano); lo scialpinismo è cresciuto di quasi 100mila praticanti nello stesso periodo, e Cortina 2026 rappresenterà il debutto di questa disciplina nel medagliere olimpico. Dopo Pechino 2022 è cresciuto a dismisura il mercato cinese degli sport invernali: +480% il valore del mercato sciistico in Cina tra il 2015 e il 2022 (da dati Milano Finanza, Credit Swiss e Global Blue). Se ci aggiungiamo che Venezia - a un’ora di macchina da Belluno e poco più di un’ora e mezza dalle Dolomiti Bellunesi - è la prima città per spesa media dei turisti cinesi in Italia (+40% sul 2019), abbiamo numeri importanti su cui costruire il futuro.

L’altro dato di fatto è che già adesso le Olimpiadi hanno portato investimenti importanti sul territorio, e la realizzazione di infrastrutture di cui c’era bisogno, e che senza il grande evento difficilmente avremmo potuto raggiungere. Già adesso le Paralimpiadi hanno creato i presupposti per lavorare sull’accessibilità e sull’inclusione, in termini strutturali e culturali. Già adesso le opere sportive di Cortina hanno creato i presupposti indispensabili per poter ospitare nel 2028 i Giochi Olimpici Giovanili. Adesso sta a noi - al territorio, al sistema che saremo in grado di costruire tra istituzioni, imprese, società attiva - preparare il terreno. E gustarci il piacere dell’attesa.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali