Orso ghiotto di miele bellunese, dopo Zoldo devastato apiario a Longarone
L’animale ha lasciato l’impronta di una zampa su un telaio, larga all’incirca 10 centimetri
Un altro passaggio dell'orso in provincia di Belluno.
Orso ghiotto di miele bellunese, dopo Zoldo devastato apiario a Longarone
Dopo Fornesighe e Solagnot in Val di Zoldo (ne avevamo parlato QUI) stavolta il plantigrado ha lasciato segni della sua presenza a Faè (Longarone), dove nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 maggio ha colpito un apiario. Sono quattro le arnie predate e l’animale ha lasciato l’impronta di una zampa su un telaio, larga all’incirca 10 centimetri.
La Polizia Provinciale, che sta analizzando le predazioni, ipotizza si tratti di un animale giovane, con ogni probabilità lo stesso che da una settimana si muove sulle montagne dello Zoldano.
Gli esperti faunisti della Polizia Provinciali spiegano che l’orso in questione sembra aver preso l’abitudine di visitare gli apiari che trova in zona, per mangiare larve, fogli di cera, api e le quantità di miele presenti (perlopiù scarse, in questo periodo dell’anno). Può essere che si trattenga ancora sul territorio, a seconda delle disponibilità di cibo, o che lo abbandoni, dato che si tratta di un animale in dispersione.
Gli agenti della Polizia Provinciale continueranno il monitoraggio dei passaggi dell’orso, anche con l’installazione di fototrappole. L’invito agli apicoltori è a controllare quotidianamente le arnie, anche quelle collocate nelle vicinanze di strade e abitazioni, per prevenire nuove predazioni.