Santa Maria del Prato

Ospedale di Feltre confermato dall’Unicef “Amico delle bambine e dei bambini”

Il primo riconoscimento nel 2015. Poi il consolidamento di un percorso orientato a fornire il massimo benessere per il nascituro e per la donna che ha partorito

Ospedale di Feltre confermato dall’Unicef “Amico delle bambine e dei bambini”
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L’Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre è stato confermato “Amico delle bambine e dei bambini” dall’Unicef che venerdì 19 maggio conferirà ufficialmente il riconoscimento alla struttura.

Ospedale di Feltre confermato dall’Unicef “Amico delle bambine e dei bambini”

L’ospedale di Feltre ha ottenuto il primo riconoscimento nel 2015, da allora è stato consolidato un percorso che mira a fornire il massimo benessere per il nascituro e per la donna che ha partorito, fornendo loro i più alti standard assistenziali, in primis favorendo l'allattamento (ma anche il sostegno alle mamme che non allattano), il contatto prolungato mamma-bebè incentivando il “pelle a pelle” anche dopo il parto cesareo, ma anche ogni tipo di assistenza pre e post parto, con una presa in carico anticipata.

L’obiettivo è creare un ambiente in cui un numero sempre maggiore di donne scelga di allattare i propri bambini esclusivamente al seno per i primi sei mesi di vita, come raccomandato da OMS, UNICEF e dalle maggiori Società Scientifiche nazionali ed internazionali, rimuovere ogni ostacolo alla pratica e al successo dell'allattamento materno; favorire l'integrazione fra tutti gli operatori, per assicurare coerenza di informazioni e continuità nelle cure erogate, insieme allo sviluppo di una cultura dell'allattamento al seno nella comunità locale.

L’Ulss Dolomiti si è dotata di una politica per l’allattamento al seno che è stata redatta da un gruppo di lavoro multiprofessionale, costituito da rappresentanti degli operatori sanitari ospedalieri e del territorio dei 2 distretti dell’Ulss (Belluno e Feltre), che rivestono un ruolo di primo piano nella promozione e sostegno dell’allattamento al seno: puericultrici, infermiere, ostetriche, ginecologi, pediatri ospedalieri e di libera scelta, anestesisti, operatori socio-sanitari, Direzione Medica di Ospedale, Farmacisti e da una rappresentanza di mamme.

Consolidata negli anni l’esperienza del roaming in, grazie alla quale ogni mamma ha l'opportunità di prendersi cura del proprio bambino con l'aiuto del personale di assistenza, all'interno della propria stanza di degenza e per tutta la durata del ricovero, imparando fin da subito a coglierne i bisogni. Anche l’esperienza del pelle a pelle dopo il cesareo è ormai routine così come la presenza di una persona di fiducia durante il travaglio e parto. I protocolli operativi, inoltre, permettono alle donne in travaglio fisiologico di bere e mangiare cibi leggeri se lo desiderano, camminare e muoversi per ridurre la percezione del dolore, assumere la posizione che desiderano durante il travaglio ed il parto.

Gli operatori supportano le donne nella gestione del dolore, con metodi farmacologici e non, rispettando le loro preferenze personali. Dallo scorso anno, per umanizzare anche il momento del parto, grazie alla donazione di una scuola, al Santa Maria del Prato è possibile partorire con la musicoterapia e la cromoterapia.

Negli ultimi anni, inoltre, si è intensificato il percorso post dimissioni, grazie alla collaborazione col consultorio familiare, per sostenere la nuova famiglia anche dopo il ritorno a casa.

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