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Pista da bob Cortina, Zaia nel mirino: “La politica degli annunci ha fallito”

Lorenzoni: “Ha prevalso la logica: la pista da bob a Cortina non si farà. E checché ne dica, si tratta di un enorme smacco per il presidente Zaia"

Pista da bob Cortina, Zaia nel mirino: “La politica degli annunci ha fallito”
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Pista da bob, il governo dice “no” e tutti si scagliano contro il governatore del Veneto Luca Zaia.

Pista da bob Cortina, Zaia nel mirino: “La politica degli annunci ha fallito”

“L’annuncio di Giovanni Malagò era atteso, non ci sono le condizioni per garantire le gare di bob se non a costi ambientali ed economici altissimi - commentano Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, e Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde - Avevamo chiesto al Governo, con un nostro ordine del giorno sottoscritto alla unanimità dalla Camera, una soluzione alternativa alla pista di Cortina proprio perché speravano in scelte più ragionevoli, mentre il ministro Salvini ha continuato a sostenere, con la sua consueta leggerezza, che si dovesse costruire la pista proprio a Cortina: se ne dovrà fare una ragione, fosse per lui cementificherebbe l’ultimo cm quadrato verde rimasto libero. La pista sarebbe stata uno spreco di denaro pubblico ad altissimo impatti ambientale”.

L’Italia dovrà guardare all’estero per le gare che salteranno a Cortina d’ampezzo.

“Questa mattina abbiamo appreso dalle parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, pronunciate in India, che la pista da bob per le Olimpiadi invernali di Milano - Cortina non si realizzerà più e che per le gare di specialità si andrà all'estero - afferma il segretario regionale del Partito democratico del Veneto, Andrea Martella - Tutto ciò lo si era compreso da tempo e il Governo ha colpevolmente sottovalutato la complessità della situazione. Le difficoltà relative alla pista da bob, infatti, erano assolutamente note ed è molto grave che il Governo abbia informato il Coni solo due giorni fa e, soprattutto, che non lo abbia ancora fatto pubblicamente e nelle sedi istituzionali opportune. Chiediamo quindi che il Ministro Abodi venga in Parlamento a riferire in merito e a fare il punto dettagliato su tutto il cronoprogramma delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026”.

Per molti, ha vinto il buon senso.

“Alla fine sono prevalsi il buon senso, la tutela dell’ambiente – dichiarano Cappelletti e Guidolin dei 5 Stelle - e la volontà di non buttare ingenti risorse pubbliche dalla finestra. Ha vinto la società civile che è riuscita a far sentire forte la propria voce, hanno vinto le tante associazioni che si sono opposte al progetto, hanno vinto i gruppi di opposizione come il M5S che su questo progetto avevano sollevato una sfilza di perplessità, inanellate non da ultimo nella conferenza stampa tenuta al Senato, solo qualche giorno fa. Ha perso Zaia e chi, come lui, ha dimostrato di non possedere un grande interesse sull’utilizzo - senza sprechi - di fondi pubblici: non a caso la regione Veneto ospita Pedemontana, una superstrada che da sola ha registrato oltre 10 miliardi di sovra costi, ben difficili da giustificare”.

Di certo, è stato uno smacco non solo per il territorio bellunese ma anche per il governo Zaia.

“Ha prevalso la logica: la pista da bob a Cortina non si farà. E checché ne dica, si tratta di un enorme smacco per il presidente Zaia, che ci aveva messo la sua parola e la sua immagine – aggiunge il consigliere regionale Arturo Lorenzoni, uno dei primi amministratori pubblici a schierarsi apertamente contro il progetto - Vero che la decisione finale non spettava alla Regione Veneto ma è altrettanto lampante, ora che c’è pure la conferma da parte del presidente del Coni, Giovanni Malagò, che una delle opere identitarie delle legislature di Zaia è miseramente naufragata. Quanto capitato dimostra che la politica degli annunci, svuotata da ogni contenuto, non porta da nessuna parte. Il presidente era perfettamente consapevole delle criticità di questa struttura, sia in termini di costi che di tempi di realizzazione; tuttavia, la sua fissazione con la narrazione del Veneto eccellente gli ha impedito una gestione ragionevole e lucida della questione”.

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