La ricorrenza

Ponte nelle Alpi celebra gli esamponari di Soccher (per la 102esima volta)

Il termine “esamponari” è una trasformazione in dialetto della parola tedesca “ferrovia”. Diversi emigranti di Soccher andavano nei cantieri ferroviari dell’Austria e dell’Ungheria

Ponte nelle Alpi celebra gli esamponari di Soccher (per la 102esima volta)
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Festa a Ponte nelle Alpi durante la giornata dell’emigrante. In particolare, a Soccher, dove si è svolta una partecipata e sentita cerimonia, promossa dalla “Famiglia ex emigranti” di Ponte nelle Alpi.

Ponte nelle Alpi celebra gli esamponari di Soccher (per la 102esima volta)

Il programma è stato aperto dalla messa officiata da don Giuseppe De Biasio nella chiesa di Cadola e, a seguire, è avvenuta la deposizione di una corona di fiori di fronte al monumento dedicato all’emigrazione, nel piazzale del municipio. Presenti numerosi gruppi provenienti dall'intera provincia di Belluno.

In prima fila, il presidente della famiglia ex emigranti di Ponte nelle Alpi, Fulvio De Pasqual. Il quale, dopo aver portato il saluto di tutti gli associati, ha espresso grande soddisfazione per aver ripreso la tradizionale “Festa degli Esamponari”, ferma da tre anni a causa della pandemia covid. La prima si svolse nel 1922 a Soccher e da quell’anno, tra gennaio e febbraio, gli emigranti stagionali si trovavano per salutare le famiglie e i paesani per poi partire verso i rispettivi luoghi di destinazione.

Il termine “esamponari” è una trasformazione in dialetto della parola tedesca “ferrovia”. Tanto è vero che diversi emigranti di Soccher, ottimi lavoratori della pietra e scalpellini, andavano nei cantieri ferroviari dell’Austria e dell’Ungheria.

Il presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona, ha quindi presentato nella Sala della Cooperativa di Soccher la mostra itinerante dei gemellaggi tra i comuni bellunesi e molte realtà in tutto il mondo, mentre il sindaco Paolo Vendramini ha illustrato alcune proposte e progetti che verranno promossi nelle scuole del territorio. Immancabile, infine, il pranzo sociale, preparato con maestria dalle volontarie del gruppo “Sorelle di Fontana Granda” di Soccher.

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