Casa del Sole

Prende forma la cittadella dei servizi a Ponte nelle Alpi, con oltre 600mila euro di finanziamento

Per la nuova ala da recuperare, c’è un finanziamento di 260mila euro con fondi Pnrr, coordinati dall’Ulss, per creare 8 posti per soggetti con disabilità

Prende forma la cittadella dei servizi a Ponte nelle Alpi, con oltre 600mila euro di finanziamento
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Il consiglio comunale ha discusso e approvato all’unanimità la riqualificazione degli edifici della “Casa del Sole” di Ponte nelle Alpi per destinarli al sociale e alla co-residenza (cohousing).

Prende forma la cittadella dei servizi a Ponte nelle Alpi, con oltre 600mila euro di finanziamento

In questo senso, la Provincia di Belluno, proprietaria degli stabili, ha demandato al Comune pontalpino la progettualità dell’area e degli spazi che sorgono in pieno centro, tra via dei Zattieri e viale Roma. E un contributo provinciale di 36mila euro ha permesso allo studio incaricato di architetti “Made” di Treviso di individuare le potenzialità della struttura e delinearne il nuovo volto.

Ora si è passati alla fase di concretizzazione e il modo di operare è in linea con quello che ha portato a realizzare la casa di riposo: comodato d’uso delle strutture al Comune da parte dell’amministrazione provinciale e finalizzazione degli obiettivi. Per la nuova ala da recuperare, c’è un finanziamento di 260mila euro con fondi Pnrr, coordinati dall’Ulss: lo scopo? Creare al primo piano 6, 8 posti per soggetti con disabilità, oltre a una serie di mini appartamenti con apposite strutture da destinare a persone che, pur nella loro autonomia, avranno la possibilità di accedere a servizi socio-sanitari e di accompagnamento.

La seconda linea di finanziamento ammonta a 370mila euro. E riguarda il piano terra e il secondo piano della palazzina ovest. Si tratta del programma regionale del Fondo europeo di sviluppo 2021-2027 e ne fa parte l’Area Urbana di Belluno, composta da 12 Comuni del territorio, tra cui Ponte nelle Alpi.

“La progettualità, inoltre, porta il nome di Sisus (Sviluppo Urbano Sostenibile) - ha spiegato in consiglio Pierluigi Dal Borgo, assessore all’Ambiente - Tali interventi mirano a promuovere la mobilità urbana sostenibile, l’inclusione socio economica delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, incluse le persone con bisogni speciali, attraverso azioni integrate riguardanti alloggi e servizi sociali”.

Da qui l’indirizzo della co-residenza o cohousing, un modello innovativo di vivere insieme di persone sole o con fragilità.

“Sarà nostro compito - ha affermato il sindaco Paolo Vendramini - trovare sinergie con le istituzioni del territorio, a partire dalla Fondazione “Casa del Sole” che gestisce la casa di riposo e altri importanti servizi, per condividere questa esperienza unica in provincia. Un modello di bene collettivo che si realizza su misura degli utenti. Abbiamo già preso in considerazione il “Dopo di Noi” come progetto di autonomia familiare di giovani e ragazzi con particolari patologie”.

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