l'iniziativa

Quattro nuovi posti per richiedenti asilo e rifugiati alla parrocchia di Cusighe

Il Comune di Belluno, al momento, accoglie già 15 uomini e 3 donne nell’ambito del progetto SAI

Quattro nuovi posti per richiedenti asilo e rifugiati alla parrocchia di Cusighe
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Attivati in questi giorni, all’interno della canonica della parrocchia di Cusighe, quattro nuovi posti del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), destinati a persone con status di richiedenti asilo o rifugiati.

Quattro nuovi posti per richiedenti asilo e rifugiati alla parrocchia di Cusighe

Così il Comune di Belluno, che al momento accoglie già 15 uomini e 3 donne nell’ambito del progetto SAI, amplia la rete dell’accoglienza preparandosi a dare ospitalità a nuove persone all’interno di un immobile posto al centro di una frazione popolosa e ricca di servizi.

“Ogni spazio che si apre all’accoglienza è un passo in più verso una comunità inclusiva e capace di offrire aiuto a chi ne ha bisogno – commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin -. Allestire questo spazio significa offrire una possibilità concreta di ricominciare a chi ha dovuto lasciare tutto, ma anche fare la nostra parte, con responsabilità e umanità, favorendo risposta ad un bisogno, nella convinzione che l’apertura verso persone provenienti da altri Paesi sia una risorsa e una ricchezza per la nostra comunità”.

L’ITER

Il percorso è partito dal confronto dei mesi scorsi sviluppatosi all’interno dell’assemblea parrocchiale, quindi dalla condivisione della volontà di destinare la canonica all’accoglienza. A seguito del sopralluogo da parte dell’Ispettore SISP dell’AULSS e del rilascio dell’idoneità alloggiativa, è stato incaricato un tecnico per il frazionamento degli spazi interni (tra quelli destinati all’alloggio e quelli ancora utilizzati dalla parrocchia) e per l’aggiornamento catastale, necessario anche per determinare il tributo IMU.

Parallelamente, sono stati svolti gli interventi tecnici sugli impianti elettrico e idrotermosanitario, conclusi con le certificazioni di conformità. Si è poi provveduto al rilascio dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), indispensabile per procedere con la locazione dell’alloggio. Una volta completate le verifiche e i lavori, è stato firmato il contratto di locazione (tipologia nuovo contratto agevolato durata 3 anni + 2), e il Comune ha comunicato ufficialmente l’attivazione del nuovo alloggio al Ministero dell’Interno. La Cooperativa Una Casa per l’Uomo incaricata della gestione del progetto SAI, sta ultimando in questi giorni l’allestimento dell’appartamento, che sarà pronto a ospitare, a breve, le persone assegnate dal Servizio Centrale.

“Siamo contenti di poter continuare il nostro lavoro, in collaborazione con le realtà e gli enti del territorio – commenta Marco Berdusco, coordinatore della Cooperativa Una Casa per l’Uomo -, così come fatto in questi ultimi anni. Speriamo di poter ampliare ancora di più i posti a disposizione e anche le collaborazioni con la rete territoriale”.

Il commento del parroco.

“La nostra adesione – spiega don Graziano dalla Caneva – è frutto di un percorso condiviso con gli organismi pastorali e con la comunità parrocchiale, che abbiamo coinvolto attraverso un’assemblea pubblica. Abbiamo deciso di destinare l’immobile all’accoglienza non solo per valorizzarlo, ma anche per rispondere, con spirito di carità, a un bisogno reale. È un servizio che sentiamo profondamente vicino allo spirito del Vangelo. Tutti i lavori di adeguamento necessari sono stati completati: ora siamo pronti”.

IL PROSSIMO STEP

Nella convinzione che l’accoglienza e l’apertura verso l’altro siano componenti fondamentali di una comunità sana e proiettata alla crescita, il Comune è tuttora alla ricerca di ulteriori soluzioni abitative per ospitare altre sei persone assegnate al SAI di Belluno. La ricerca si sta concentrando in ambito urbano e si sta naturalmente scontrando con la difficoltà nel reperimento di immobili.

“L’attivazione di questi quattro nuovi posti – conclude l’assessore al sociale Marco Dal Pont – è un passo importante per saturare l’ampliamento dei 10 posti che il Comune di Belluno ha richiesto e ottenuto dal Ministero dell’Interno. Con ulteriori sei posti, che stiamo cercando di reperire, raggiungeremo la piena copertura, arrivando a un totale complessivo di 28 posti. Siamo, ad oggi, l’unico Comune della provincia ad aver aderito al Sistema di Accoglienza e Integrazione e ad averlo attivato concretamente, anche ampliandolo: un impegno che dimostra la volontà di dare risposte serie e strutturate a un tema complesso, valorizzando anche le collaborazioni virtuose con il territorio”.

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