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Roma
Safilo, 30 anni di attività raccontati in un libro
Il successo a Roma, De Carlo: ““La storia di Safilo è la storia di un intero territorio: non solo di quello di Calalzo di Cadore, ma del distretto dell'occhialeria bellunese”
Grande successo nei giorni scorsi a Roma per la presentazione del libro “Vita in fabbrica. Calalzo di Cadore 1970-2006” dedicato agli ultimi trent'anni di attività di Safilo a Calalzo di Cadore.
Safilo, 30 anni di attività raccontati in un libro
L'evento, promosso dal senatore bellunese e già sindaco di Calalzo Luca De Carlo, ha infatti richiamato un nutrito pubblico negli spazi della Sala “Caduti di Nassirya” del Senato.
Sul palco, al fianco del senatore Luca De Carlo, anche il neo-sindaco di Calalzo di Cadore Luca Fanton, il curatore dell'opera Pier Mario Fop, la direttrice del Museo dell'Occhiale di Pieve di Cadore Daniela Zambelli e i “protagonisti” del libro, gli autori Angelo De Marchi, Giovanna Fornasier, Angelo Da Col, Ernesto Da Deppo, Roberto Scottà e Ines Smaniotto.
“La storia di Safilo è la storia di un intero territorio: non solo di quello di Calalzo di Cadore, ma del distretto dell'occhialeria bellunese e dell'intero Nord Est produttivo - ha esordito De Carlo - È il simbolo del miracolo economico cadorino, realizzata per amore del proprio territorio di chi – fondando l'azienda – antepose l'aspetto etico e sociale a quello puramente economico; è il simbolo dell'unità di intenti tra imprenditore e lavoratori per il bene della comunità, un'unità che deve essere d'esempio anche per chi amministra e fa politica”.
A seguire la presentazione in sala, anche il deputato bellunese Marco Osnato e il vicesindaco di Calalzo di Cadore Umberto De Menego.
“Questo libro - ha concluso De Carlo - permetterà di tramandare alle prossime generazioni cosa è stata Safilo per il territorio cadorino e bellunese. È anche la testimonianza di come le piccole e medie imprese, ma anche le grandi imprese a conduzione “partecipata”, abbiano rappresentato e rappresentino tutt'oggi la spina dorsale del tessuto economico veneto; questo miracolo è merito certo degli imprenditori, ma anche delle nostre genti, dedite al lavoro e sempre pronte al sacrificio”.
