Secondo colpo di Fleximan a Belluno, nella stessa strada della tragedia a Santo Stefano di Cadore
Il "velobox" non aveva mai dato alcuna multa, a differenza dell’altro distrutto sempre in provincia di Belluno, sul passo Giau
Ennesimo atto vandalico su un autovelox in Veneto. Stavolta non è stato utilizzato alcun flessibile e il rilevatore preso di mira non era funzionante: era posizionato a Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese, a 200 metri dal punto in cui Angelika Hutter travolse la famigliola veneziana di Favaro.
Secondo colpo di Fleximan a Belluno, a Santo Stefano di Cadore
Non tagliato con il flessibile, ma sbullonato alla base e fatto cadere. Questa volta però è solo un apparecchio senza alcun rilevatore di velocità al suo interno: un “velobox” uno di quegli scatolotti installati dai Comuni soprattutto per dissuadere gli automobilisti dal correre in una strada dove il limite è 50 all'ora.
Nella stessa strada della tragedia
A Santo Stefano di Cadore il finto velox è stato abbattuto nelle prime ore di lunedì 29 gennaio 2024, in via Udine, a pochi passi dal punto in cui 200 metri più avanti nell'estate del 2023 è stata falciata un'intera famiglia.
Angelika Hutter, la girovaga tedesca senza fissa dimora che, lo ricorderete, il 6 luglio 2023 ha investito un'intera famigliola a Santo Stefano di Cadore (Belluno, Veneto), uccidendo sul colpo Mattia Antoniello, di soli 2 anni, che si trovava nel passeggino, il papà Marco Antoniello di 48 anni e la nonna Maria Grazia Zuin di 65 anni, e risparmiando miracolosamente la mamma Elena Potente, il nonno Lucio Potente e un altro figlio che si trovava su una biciclettina.
Il secondo episodio in provincia di Belluno
Le indagini dei carabinieri non escludono nulla, anche se nel caso in Cadore l'emulazione, il voler limitare il fenomeno “Fleximan” il cosiddetto giustiziare dei velox, resta tra le ipotesi più accreditate (i dubbi che si tratti di una sola persona ormai sono molto forti dati i punti distanziati in regione…).
Requisiti video delle telecamere di sorveglianza, ma nessuna vicina al punto per capire chi transitasse in piena notte nell'area: l'apparecchio si trova accanto ad un istituto superiore e davanti all'area parcheggio di una palestra sempre chiusa il sabato e la domenica, mentre dall'altro lato della strada c'è un edificio abbandonato e poi abitazioni private.
Nessun testimone, insomma.
Comunque a Santo Stefano non un velox che suscitasse in realtà fastidio: non aveva mai dato alcuna multa, a differenza dell’altro distrutto sempre in provincia di Belluno, sul passo Giau, dov'era stato abbattuto l'autovelox più redditizio d'Italia.
CONTINUA: Autovelox abbattuti, l’elenco e la mappa (aggiornati) dei colpi di Fleximan: sono 27 in 6 regioni