Idea bocciata

"Siamo Belluno" dice no al semaforo a fasce orarie

Per il gruppo bellunese l'incrocio è pericoloso e il sindaco deve annullare l'ordinanza

"Siamo Belluno" dice no al semaforo a fasce orarie
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Quel semaforo è pericoloso per i pedoni.

"Siamo Belluno" dice no al semaforo a fasce orarie

L’ordinanza del Comune di Belluno, con cui si è deciso di regolare il funzionamento dell’impianto semaforico di Baldenich, non piace a tutti. Quanto meno al gruppo “Siamo Belluno” che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa.

"È un enorme problema per la sicurezza dei pedoni – commenta Biagio Giannone, ex assessore comunale ai Lavori Pubblici e ideatore di Siamo Belluno – che lascia perplesso non solo il sottoscritto. Mi aspettavo, alla luce del programma elettorale di questa amministrazione, che auspicava una maggiore accessibilità e una progressiva eliminazione delle barriere architettoniche in tutta la città, un diverso approccio alla problematica. Questa giunta va in direzione diametralmente opposta a quanto promesso, creando un vero e proprio "muro" per i pedoni, all'incrocio tra due delle frazioni più popolate di Belluno".

 

Secondo quanto stabilito da Palazzo Rosso, il funzionamento dell’impianto semaforico di Baldenich sarà tradizionale, a tempi fissi, dalle 7.30 alle 9, dalle 12 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 19, quindi negli orari di maggior passaggio. Mentre per il resto della giornata sarà a luci gialle lampeggianti. Questo per sei mesi. L’ordinanza, già pubblicata nell’albo pretorio del Comune, entrerà in vigore non appena sarà posata l’apposita segnaletica.

"In questo caso si è voluto privilegiare gli automobilisti e non la sicurezza dei pedoni (e degli automobilisti), in una strada molto trafficata, dove insistono varie attività commerciali come una farmacia, un panificio e un’edicola, oltre ad attività di pubblico interesse come scuole e centri studio" continua Giannone.

La speranza dell’ex assessore ai Lavori Pubblici è che il sindaco ci ripensi e dia un’accelerata anche agli altri progetti di sicurezza come quello "della messa in sicurezza di Via Tiziano Vecellio", quello della "ciclopedonale di Oltrevalle" a Levego e quello relativo all'installazione dei 14 lampioni (di cui quattro fotovoltaici) acquistati ormai da tempo e in attesa di essere collocati in Via Meassa sulla provinciale 51 che assicurano visibilità all'accesso ad alcune abitazioni.

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