San Vito di Cadore

Statale 51 Alemagna ancora chiusa dopo il temporale di sabato notte: Cortina nuovamente isolata

Una massiccia colata detritica dalla Croda Marcora ha invaso la statale 51, bloccando il traffico nel momento clou della stagione estiva. Interventi urgenti sono in corso per rimuovere i detriti e garantire la sicurezza della viabilità

Statale 51 Alemagna ancora chiusa dopo il temporale di sabato notte: Cortina nuovamente isolata
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Nella notte tra sabato 12 e domenica 13 luglio, poco dopo le 22.30, una nuova imponente colata detritica si è staccata dalla Croda Marcora, travolgendo un tratto della strada statale 51 di Alemagna. Fango, sassi e detriti hanno invaso la carreggiata tra Dogana Vecchia (San Vito di Cadore) e Cortina d’Ampezzo, costringendo all’immediata chiusura dell’arteria in entrambe le direzioni.

Non è la prima volta che succede, infatti la Regione ha rafforzato il "sistema "sentinella contro le frane recentemente.

La viabilità verso Cortina è quindi sospesa, proprio nel pieno della stagione estiva: si tratta dello stesso tratto già colpito da frane nei primi giorni di luglio e a metà giugno. Dopo lavori urgenti, la strada era stata riaperta solo di giorno (soltanto con traffico limitato) lo scorso 9 luglio, ma la tregua è durata poco. 

Le dinamiche del crollo

L’evento è stato innescato da un violento temporale che ha colpito l’area dolomitica nella serata del 12 luglio. Il versante sud della Croda Marcora, già soggetto a cedimenti, ha ceduto scaricando il materiale direttamente sulla statale, creando una massa fluida che ha raggiunto il torrente Boite, ma senza formare sbarramenti sul corso d’acqua.

ANAS, che già monitorava il settore tramite pluviometri e radar installati di recente, aveva segnalato la possibilità di una sospensione precauzionale del traffico. Nonostante ciò, la pioggia intensa ha reso inevitabile un intervento di emergenza per garantire la sicurezza.

L’intervento e la situazione attuale

Le squadre dell’ANAS e della Protezione Civile sono ancora al lavoro per la rimozione del materiale franoso, stimato in decine di migliaia di metri cubi. Il sindaco Franco De Bon ha indicato che potrebbero essere necessari almeno tre giorni di interventi, e probabilmente anche di più, per poter riaprire la strada in sicurezza.

Sindaco di San Vito di Cadore, Franco De Bon

Nel frattempo, è stato disposto lo stato di emergenza regionale dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per accelerare le operazioni e coordinare gli enti coinvolti. Tecnologie di monitoraggio in tempo reale — including radar interferometrici — sono operative per segnalare eventuali movimenti del pendio.

Le via alternative e l'impatto per il turismo

Il blocco dell’unica via principale verso Cortina dall’Alta Val del Boite sta creando disagi notevoli, soprattutto in piena stagione turistica:

I percorsi consigliati passano per i passi Tre Croci, Falzarego o Giau, o una deviazione via Val Pusteria da Auronzo. Anche queste rotte sono più lunghe, soggette a rallentamenti e non prive di rischio in caso di maltempo.

Alcuni operatori economici stimano che il 50 % del fatturato estivo dipenda da luglio e agosto, con potenziali perdite significative. La fragilità del versante e le condizioni meteo instabili accentuano la vulnerabilità della valle del Boite.

I comuni di San Vito di Cadore e Cortina d’Ampezzo hanno attivato un servizio di bus navetta privato lungo la strada silvo-pastorale come soluzione temporanea per raggiungere Cortina.

Albergatori e commercianti esprimono preoccupazione: per molte strutture ospitate specialmente dal turismo estivo internazionale, luglio e agosto rappresentano fino al 50% del fatturato. Le continue interruzioni mettono a rischio l’economia locale.