Lavoro

Stato di agitazione per gli addetti alle pulizie dell'Ulss Dolomiti, a Feltre scioperano in 70

Tra i motivi dello sciopero la riduzione dello stipendio e la mancata distribuzione ai dipendenti di vestiario e dispositivi di protezione individuale

Stato di agitazione per gli addetti alle pulizie dell'Ulss Dolomiti, a Feltre scioperano in 70
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Confermato lo stato di agitazione per tutto il personale dipendente impiegato presso l’appalto dei servizi di pulizia dell’ULSS 1 Dolomiti - Distretto 2 di Feltre e proclamata una giornata di sciopero per il giorno 24 novembre.

Stato di agitazione per gli addetti alle pulizie dell'Ulss Dolomiti, a Feltre scioperano in 70

È quanto deciso al termine dell’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici convocata dalle organizzazioni sindacali Filcams CGIL Belluno e Fisascat CISL Belluno Treviso e svoltasi giovedì.

Dopo l’infruttuoso incontro della scorsa settimana tra parti sindacali, società appaltatrice Euro & Promos FM Spa e Azienda ULSS 1 Dolomiti davanti al Prefetto di Belluno, si è dunque concretizzata la prospettiva dello sciopero per i 70 dipendenti dell’appalto dei servizi di pulizia del Distretto 2 di Feltre che hanno subito, al cambio dell’appalto, una riduzione complessiva del 20% delle ore lavorate e quindi dello stipendio.

Da oggi fino al 23 novembre, inoltre, i dipendenti dell’appalto garantiranno lo svolgimento dell’orario contrattualmente previsto, ma potrebbero non garantire l’effettuazione di prestazioni orarie supplementari rispetto al proprio contratto individuale.

"Lo stato di agitazione - spiegano i sindacati - è motivato non solo dalla inaccettabile riduzione del 20% delle ore contrattuali dei dipendenti, ma anche dal mancato rispetto della procedura prevista dall’articolo 4 del CCNL delle Imprese di pulizia e servizi integrati e multiservizi per tutelare i lavoratori nei cambi di appalto, dalla mancata consegna al personale del vestiario e dei dispositivi di protezione individuale adeguati e sufficienti allo svolgimento della prestazione lavorativa, con evidenti rischi per la salute e la sicurezza".

Quindi sciopero di massa.

Siamo pronti a mettere in campo ogni azione utile affinchè venga garantito il ripristino delle condizioni contrattuali precedenti per le lavoratrici e i lavoratori di questo importante appalto- concludono Alberto Chiesura della Filcams Cgil Belluno e Patrizia Manca della Fisascat Cisl Belluno Trevisocoinvolgendo le Istituzioni e gli organismi ispettivi competenti. A quelle lavoratrici e a quei lavoratori devono essere garantite condizioni di lavoro dignitose, non solo dal punto di vista retributivo e contributivo, ma anche a partire dalla completa dotazione della strumentazione e dei dispositivi di protezione individuale indispensabile per prestare la loro fondamentale attività lavorativa”.

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