Stop al riscaldamento nel fine settimana: Palazzo Rosso si prepara all’inverno
Il punto della situazione nel commento del vicesindaco Paolo Gamba...
Uffici comunali al freddo nel fine settimana. Dopo il risparmio di 100mila euro sulle bollette della luce, riuscito tramite lo spegnimento ad hoc di alcuni punti luce sparsi sul territorio (gallerie comprese), il Comune di Belluno si appresta a varare ulteriori misure per contenere i costi del riscaldamento.
Stop al riscaldamento nel fine settimana: Palazzo Rosso si prepara all’inverno
"Stiamo valutando tutto ciò che concerne la stagione invernale – spiega il vicesindaco Paolo Gamba - Un conto è la luce, si spegne e il problema è risolto. Ma se il ragionamento si sposta sul gas metano ecco che diventa più complicato perché devi riscaldare gli uffici e non è facile lavorare con soli 18 gradi".
L’idea è quella di spegnere completamente il riscaldamento nei giorni di chiusura degli uffici. Si lavora dal lunedì al venerdì? Da sabato a domenica tutto spento. Palazzo Rosso ne sta parlando coi sindacati per trovare la quadra.
"Non è facile – continua Gamba – perché il sabato, ad esempio, ci sono i matrimoni. Mi vengono in mente anche i lavori di manutenzione che nel fine settimana talvolta sono necessari. Insomma, c’è un insieme di attività che non è semplice da gestire. Bisogna trovare soluzioni che ci diano la possibilità di risparmiare qualche giorno di riscaldamento".
Il Comune di Belluno conta 70 fabbricati, tra scuole e palazzi, e il pensiero in vista del grande freddo è rivolto ovviamente anche alle società partecipate che hanno costi molto elevati. Sersa-Gaggia Lante in primis, quindi la casa di riposo, ma anche la Sportivamente Belluno, cioè la piscina.
"Come fai a lasciare persone anziane senza luce o riscaldamento? – aggiunge il vicesindaco – Il problema doveva essere affrontato prima con impianti fotovoltaici ma non è mai stato fatto, quindi vuole tempo. Di certo, non abbiamo la bacchetta magica". Come fare, quindi? Intanto è necessario occupare i posti letto vuoti. In provincia di Belluno ce ne sono 206.
"C'è minor richiesta e questo può diventare un problema – conclude Gamba - Dobbiamo arrivare ad almeno 140-150 posti occupati in più. Ma al tempo stesso bisogna assumere persone. Ad ogni modo, la task force c’è e sta lavorando bene. Tre milioni e mezzo di spese tra energia e riscaldamento sono troppi. Ora stiamo vedendo l’inizio dei risultati delle chiusure. Devono continuare finché non scenderà il valore al kilowatt/ora".