Tiziana Casagrande premiata con il Caschetto d’Oro: 30 anni nella sicurezza pubblica
Codemo: “Sono orgoglioso che anche la città di Belluno possa ora fregiarsi di avere un Caschetto d’Oro all’interno del Comando”
Il Premio Caschetto d’Oro 2025 a Tiziana Casagrande, commissario principale del Corpo di Polizia locale di Belluno.
Tiziana Casagrande premiata con il Caschetto d’Oro: 30 anni nella sicurezza pubblica
Il riconoscimento, conferito dal Circolo dei Tredici su segnalazione del comandante Antonio Codemo, celebra oltre trent’anni di impegno nella sicurezza pubblica e nella tutela della comunità.
“Con l’assegnazione del Premio Caschetto d’Oro a Tiziana Casagrande, riconosciamo non solo le competenze professionali di un nostro ufficiale, ma anche il suo impegno indefesso a favore della comunità – commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin - Casagrande nella sua attività lavorativa ha sempre messo al primo posto le persone, affrontando il proprio impegno e il proprio ruolo con senso civico e vero desiderio di contribuire al bene comune e alla sicurezza del territorio”.
Di seguito la motivazione con la quale è stato conferito il Premio. Entrata nella Polizia locale oltre un trentennio fa come agente presso un comune della montagna bellunese, Casagrande ha operato principalmente nel campo della sicurezza pubblica, soccorso in calamità naturali e ricerca di persone disperse in montagna. Si è occupata del controllo di pubblici esercizi, strutture alberghiere, attività commerciali, edilizia e tutela ambientale e sanitaria ed ha ridisegnato la rete viabilistica del capoluogo e di tutte le frazioni.
Nel 1994 è entrata a far parte del Corpo di Polizia locale del Comune di Belluno, quale agente, occupandosi del controllo del territorio e della viabilità e continuando la collaborazione con il Procuratore della Repubblica per il contrasto della collusione tra pubblico e privato nella provincia di Belluno. Nell’anno 1998 ha vinto il concorso per Istruttore specialista di vigilanza curando il coordinamento degli agenti appartenenti al Corpo di Polizia locale del Comune di Belluno ed occupandosi della vigilanza edilizia del territorio, degli edifici pericolanti, dei piani di lottizzazione, delle autorizzazioni per l’apertura dei passi carrai, delle installazioni di strutture pubblicitarie, dello sviluppo della viabilità urbana.
Quale Istruttore direttivo specialista di vigilanza ha continuato a prestare la propria opera nel Corpo di Polizia locale del Comune di Belluno coordinando il personale ed organizzando, inoltre, un corso per il conseguimento delle patenti di servizio per tutti gli appartenenti alle Polizie locali della provincia di Belluno, fino all’anno 2006 quando ha assunto la qualifica di ufficiale di P.G. responsabile dell’Aliquota Polizia locale della Sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Belluno, incarico durato fino al 2015, occupandosi quindi delle indagini delegate dalla Autorità Giudiziaria e di tutti i reati previsti dal Codice della Strada perpetrati nel comprensorio.
Nel frattempo, si è iscritta all’università “Alma Mater Studiorum” di Bologna conseguendo la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza discutendo la tesi sulle “Funzioni e natura della Polizia locale nell’attuale quadro ordinamentale”. Nell’anno 2015 è ritornata in forze al Comando di appartenenza ove ha assunto il ruolo di coordinatore del personale appartenente al Corpo, conseguendo con corso/concorso anche l’idoneità alla qualifica D3, curando inoltre le materie della polizia giudiziaria, polizia amministrativa, verbalizzazione, emissione dei ruoli, contenzioso e rappresentanza dell’Ente in giudizio avanti al Giudice di Pace.
Ha curato l’educazione stradale nelle scuole e l’infortunistica stradale intervenendo sul luogo in occasione di incidenti stradali mortali o di particolare gravità e prodigandosi nei soccorsi per eventi atmosferici avversi, come “Vaia” che ha duramente colpito il territorio bellunese. Nel corso dello svolgimento dell’attività di polizia giudiziaria ha intrapreso operazioni che hanno permesso di cogliere in flagranza di reato, o di individuare a seguito di indagini, e di deferire all’Autorità Giudiziaria soggetti resisi responsabili di danneggiamenti aggravati a beni pubblici e privati, o di imbrattamenti identificando “writers” bellunesi che agivano nella città natale ed in città universitarie italiane, falsificazione di documenti d’identità, furti, rapine, collaborando anche con uffici di polizia giudiziaria di altre regioni. Complesse attività di indagine hanno portato all’identificazione ed al deferimento alla A.G. competente di autori di truffe on-line aggravate con sede operativa in varie città della penisola. Ha rivolto particolare attenzione ai reati che vedevano coinvolti, come autori o vittime, soggetti minorenni ed ai reati di cui al “codice rosso”, mantenendo sempre un costante rapporto di collaborazione con la locale Procura e le altre forze di polizia site nel territorio.
“Sono orgoglioso che anche la città di Belluno possa ora fregiarsi di avere un Caschetto d’Oro all’interno del Comando, riconoscimento che non veniva assegnato da parecchi anni e che rappresenta la gratitudine verso il nostro Ufficiale per l’impegno e la dedizione con i quali ha svolto il suo compito – commenta il comandante della Polizia locale, Antonio Codemo –; allo stesso tempo, vuole essere uno stimolo per tutto il corpo di Polizia locale a continuare a operare con professionalità e impegno, mantenendo alto il livello di servizio alla comunità”.