L’inaugurazione

Treno Roma-Calalzo, al via la sperimentazione per portare i turisti sulle Dolomiti

Padrin: “Mi auguro che dopo il Roma-Calalzo, che - lo dico con una punta di orgoglio - ha portato il nome del Cadore sui tabelloni della stazione Termini, si possa arrivare anche al Milano-Calalzo”

Treno Roma-Calalzo, al via la sperimentazione per portare i turisti sulle Dolomiti
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Da Roma a Cortina in treno (o quasi).

Treno Roma-Calalzo, al via la sperimentazione per portare i turisti sulle Dolomiti

Prende il via la sperimentazione del treno notturno dalla capitale alle Dolomiti. Non è una novità, a dire il vero, ma 12 anni fa si era deciso di sopprimerlo. Ora ci si riprova.

Da Roma il treno viaggia di notte e arriva a Calalzo di Cadore. Poi bisogna armarsi di pazienza e raggiungere in altro modo Cortina d’Ampezzo o qualsiasi meta dolomitica si abbia in mente.

“Il risvolto turistico è sicuramente importante. Dal treno ci attendiamo anche una sempre maggiore integrazione con gli altri sistemi di trasporto, perché più possibilità e più infrastrutture utili ci sono, meglio funziona lo sviluppo del territorio”.

Così il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, che questa mattina ha accolto a Calalzo di Cadore l’arrivo del treno da Roma. È stato il debutto ufficiale per un servizio turistico sperimentale che viaggia di notte dalla capitale al Cadore con l’obiettivo di portare i turisti a Cortina e sulle Dolomiti bellunesi.

“È un treno comodo che potrà crescere nell’offerta turistica. E per questo servizio - che fa tornare un treno diretto dalla capitale dopo 12 anni - ringrazio il Gruppo di Ferrovie dello Stato e Luigi Cantamessa, della Fondazione Fs italiane, che ha fortemente voluto questo treno - ha detto il presidente Padrin, presente alla stazione di Calalzo insieme a una folta rappresentanza di sindaci e amministratori cadorini - La valenza turistica sta anche nelle potenzialità di un trasporto integrato gomma-ferro in grado di andare oltre Calalzo e raggiungere le aree delle nostre Dolomiti. Mi auguro che dopo il Roma-Calalzo, che - lo dico con una punta di orgoglio - ha portato il nome del Cadore sui tabelloni della stazione Termini, si possa arrivare anche al Milano-Calalzo. E si possa migliorare sempre il servizio agli utenti, non solo in ottica turistica ma anche a beneficio delle comunità locali. Perché è questo che serve alla montagna: servizi efficaci e efficienti”.

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