Tribunale di Belluno paralizzato: manca personale amministrativo
La carenza di organico sfiora il 40%. I sindacati: "Con il nuovo anno la situazione peggiorerà..."
Forte e potente il grido d'allarme dei sindacati.
Tribunale di Belluno paralizzato: manca personale amministrativo
I magistrati non mancano, tuttavia non c'è chi possa eseguire i loro provvedimenti e questo allunga di molto i tempi della giustizia.
Di seguito la lettera del rappresentante CISL Funzione Pubblica di Belluno – Treviso Angelo Costanza e del rappresentante S.A.S. - CISL Giudiziario della Procura di Belluno Marco Coceani:
"Con il nuovo anno si aggraverà la situazione negli organici del personale amministrativo della Procura della Repubblica di Belluno in conseguenza di ulteriori due pensionamenti che porteranno il numero dei dipendenti presenti dalle attuali 18 unità effettive a 16 unità sulle 26 previste dalla pianta organica e ad un coefficiente di scopertura pari al 38,5%.
Emerge con preoccupazione lo squilibro fra l’organico dei magistrati togati e onorari della Procura attualmente coperto al 100%, e la dotazione del personale preposto a dare concreta esecuzione ai provvedimenti adottati dai magistrati, con la conseguenza di un immaginabile vistoso rallentamento dell’attività giudiziaria nel suo complesso. Rallentamento che ha quale risvolto diretto e immediato, nella vita dei cittadini, l’ulteriore dilatarsi dei tempi di attesa di provvedimenti di estrema rilevanza per la sfera personale e patrimoniale delle persone coinvolte.
Imminente, peraltro, è l’entrata in vigore della riforma Cartabia, la quale risulta improntata ad un maggior garantismo giudiziario e comporterà un significativo aumento di adempimenti procedurali e di monitoraggi, oltre ad esigere tempi più celeri di definizione dei procedimenti, in capo ad uffici già notevolmente sofferenti quanto a dotazione di personale.
Il Procuratore della Repubblica di Belluno dott. Paolo Luca si sta facendo parte attiva nel portare all’attenzione nelle sedi competenti, sia a livello centrale a Roma, presso il Ministero della Giustizia, sia a livello distrettuale presso la Procura Generale di Venezia, le problematiche di funzionamento dell’Ufficio. Recentissima è la visita del Procuratore al Sottosegretario alla Giustizia Ostellari, a Roma, per portare alla sua attenzione le difficoltà della realtà bellunese e nel contempo segnalare l’urgenza della pubblicazione, ai fini dei trasferimenti e delle assunzioni, dei posti vacanti presso la Procura della Repubblica di Belluno.
Le organizzazioni sindacali, da parte loro, si stanno facendo parte attiva per promuovere un dialogo costruttivo ed efficace con interlocutori che vogliano prendere in considerazione le problematiche della sicurezza del territorio bellunese già penalizzato, per altri versi, dalla sua perifericità, dalla configurazione montuosa e dal decremento demografico: sicurezza che verrebbe seriamente compromessa con l’indebolimento ulteriore anche del suo presidio giudiziario sul territorio.
In tale ottica di salvaguardia dell’Ufficio di Procura, si sta valutando anche la possibilità di adozione di progetti di welfare volti ad incoraggiare la scelta della sede bellunese quale sede di prima nomina o di trasferimento, in modo da poter opportunamente compensare, in capo ai lavoratori, le difficoltà connesse a distanze logistiche, scarsa disponibilità di case in locazione, costo della vita, sviluppi di carriera o progressioni economiche irrilevanti o del tutto insussistenti".