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Tribunale di Belluno paralizzato: “Non possiamo arrivare così alle Olimpiadi”

Una delegazione di avvocati bellunesi ha incontrato il presidente della Provincia Padrin per spiegargli cosa sta accadendo in Tribunale

Tribunale di Belluno paralizzato: “Non possiamo arrivare così alle Olimpiadi”
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Carenze di organico e uffici ingessati: è sempre più preoccupante ciò che sta accadendo al Tribunale di Belluno.

Tribunale di Belluno paralizzato: “Non possiamo arrivare così alle Olimpiadi”

Nella serata di martedì (17 dicembre) il presidente della Provincia ha ricevuto a Palazzo Piloni una delegazione di avvocati bellunesi. Presenti il presidente dell’ordine Daniele Tormen, il presidente della Camera Civile Valentino De Castello e il componente del consiglio direttivo della Camera Civile Martino Fogliato.

“Raccolgo le preoccupazioni degli avvocati bellunesi – ha commentato Padrin – la situazione descrittami rispetto all’ufficio del Giudice di Pace e della cancelleria del Tribunale necessita di spiegazioni. Alla vigilia degli appuntamenti olimpici, il nostro territorio ha bisogno di un sistema giustizia che dia risposte in tempi consoni a cittadini e imprese”.

I tre avvocati hanno consegnato a Padrin una lettera in cui viene spiegata nel dettaglio la carenza di organico del Tribunale e in particolare lo stato dell’ufficio del Giudice di Pace.

“Ricordiamo che l'ufficio del Giudice di Pace non è un ufficio di secondaria importanza e la riforma della Giustizia, che entrerà in vigore nel 2025, ne amplierà ancora le competenze sia in ambito civile che in ambito penale. Oggi è comunque l'ufficio degli affari urgenti dei comuni cittadini, è l'ufficio che regola le restituzioni patenti, le contravvenzioni al codice della strada, cause di risarcimento danni da incidente stradale, i recuperi credito, e le questioni condominiali. Insomma, è l'ufficio di Giustizia per le urgenti e comuni necessità dei cittadini” si legge nella missiva consegnata al presidente Padrin.

“Oggi l’ufficio Civile è chiuso e svolge solo udienze per gli affari pregressi: la cause nuove vengono iscritte, il cittadino paga ma restano lì in attesa che un cancelliere venga nominato e le passi a un giudice per essere trattate; è paragonabile a un pronto soccorso formalmente aperto, dove giungono ambulanze con pazienti gravi che vengono abbandonati all'interno dei locali senza che nessuno li possa visitare non essendoci nessuno all’accettazione”.

Preoccupazione raccolta dal presidente della Provincia.

“La situazione tratteggiata dagli avvocati Fogliato, Tormen e De Castello è grave e preoccupante, perché mette in difficoltà soprattutto i cittadini – ha concluso il presidente della Provincia – Dato che il Tribunale di Belluno sarà chiamato a gestire i contenziosi che dovessero emergere da qui ai prossimi mesi anche in riferimento alle Olimpiadi, non possiamo permetterci che sia ingessato o bloccato. Scriverò al Ministero della Giustizia per segnalare questa situazione e chiedere risposte precise. Sappiamo benissimo che la montagna sconta rarefazione di servizi e carenza di personale, ma sono certo che lo stesso Ministero saprà garantire l'efficienza di cui abbiamo bisogno”.

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