L'appuntamento

Un corso per aiutare parrucchiere, estetiste e commercianti a riconoscere le donne vittime di violenza

Si svolgerà il 30 gennaio, alle 17.30, nella sala convegni “Piero Rossi” di Ascom Belluno

Un corso per aiutare parrucchiere, estetiste e commercianti a riconoscere le donne vittime di violenza
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Riconoscere i segnali di disagio.

Un corso per aiutare parrucchiere, estetiste e commercianti a riconoscere le donne vittime di violenza

Individuare sintomi di violenza di genere. E soprattutto aiutare le donne vittime di maltrattamenti. Sono questi gli obiettivi dell’ultima iniziativa del Fondo Welfare, insieme alla Provincia, in programma il 30 gennaio, alle 17.30, nella sala convegni “Piero Rossi” di Ascom Belluno (in via Flavio Ostilio, dietro il Parco Città di Bologna).

Si tratta di un evento formativo rivolto agli esercenti a maggior contatto con il mondo femminile, vale a dire parrucchieri, estetisti, commercianti, etc. Assieme al Fondo Welfare partecipano attivamente le categorie Appia Cna, Ascom Confcommercio e Confartigianato, che avvertono la necessità di dare strumenti concreti ai loro associati per riconoscere innanzitutto i segnali della violenza di genere e poi per dare una mano, dove possibile.

Il pomeriggio formativo si intitola proprio “I segnali della violenza contro le donne. Cosa sapere, dove indirizzare”. Interverrà Roberta Gallego (vice Procuratore della Repubblica) per tracciare un profilo giurisprudenziale relativo alla violenza di genere. Poi ci saranno le relazioni di Valentina Benvegnù (commissario della Polizia di Stato), Erika Leone (medico legale dell’Ulss 1 Dolomiti) e Francesca Quaglia (responsabile del Centro antiviolenza di “Belluno Donna”).

“Il Fondo Welfare mantiene alta l’attenzione sui temi di maggiore sensibilità per il territorio. E quello della violenza contro le donne è particolarmente presente nel nostro territorio - spiega la presidente del Fondo, Francesca De Biasi - Per questo ogni persona può essere un aiuto per indirizzare la donna verso chi può aiutarla. Un lavoro, quello delle istituzioni e delle associazioni che si occupano della violenza verso le donne, delicato e professionale, che non si può improvvisare. Quello che ci si propone nell'incontro è di informare e orientare perché siamo sicuri che molti esercenti con la loro sensibilità conoscono il dramma di molte famiglie senza sapere cosa fare. Ognuno di noi può fare la differenza nella comunità, ma bisogna sapere se, quando e come farlo. Ancora una volta il Fondo cerca di costruire reti e sinergie, con tutti i soggetti che hanno a cuore il futuro delle nostre comunità. Ringrazio la Provincia che ha risposto subito attivamente e in particolare la consigliera Lucia Da Rold”.

Sinergia che in questo caso coinvolge attivamente le associazioni di categoria che si sono messe a disposizione.

“Il connotato più allarmante dell’intollerabile fenomeno della violenza sulle donne è la sua cronicità. I dati e le statistiche ci impongono di constatare che il fenomeno della repressione delle donne, in quanto donne, è ancora molto presente nel nostro contesto sociale - sottolineano Appia Cna, Ascom Confcommercio e Confartigianato Belluno - Di sicuro la realtà della violenza è sfaccettata e complessa, molto più di quanto possano dire le statistiche. Occasioni come quella dell’incontro informativo del 30 gennaio si devono quindi moltiplicare per potenziare gli strumenti di contrasto che esistono e fare in modo che il disvalore di questo odioso fenomeno permei la società a tutti i livelli. Per invertire la tendenza, il contributo delle imprese è imprescindibile. Come pure è imprescindibile che le buone pratiche si diffondano in un lavoro di squadra che vede le imprese mettere in campo il loro spirito di servizio”.

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