Il ricordo

“Un uomo instancabile: è rimasto in ufficio fino all’ultimo, nonostante la malattia”

Gli industriali ricordano Giovanni Viel e la sua vita, da commentatore di Telebelluno, a speaker di eventi sportivi, a dipendente dell’Associazione Industriali, a fondatore del Consorzio Cipa

“Un uomo instancabile: è rimasto in ufficio fino all’ultimo, nonostante la malattia”
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Provincia in lutto per la scomparsa di Giovanni Viel.

“Un uomo instancabile: è rimasto in ufficio fino all’ultimo, nonostante la malattia”

“Trasmetteva passione in tutto quello che faceva, passione innanzitutto per lo sport e il suo territorio – commenta Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti - È stato un ambasciatore delle nostre montagne. Oggi è una giornata triste per la nostra associazione e per l'intero Bellunese. Con Giovanni Viel perdiamo un esperto conoscitore di questa provincia, un uomo pieno di risorse ed energia, un grande amico. Siamo sconvolti e addolorati. Ci mancheranno il suo sorriso ironico e la sua autorevolezza”.

Difficile condensare la vita di Viel in poche righe.

Dopo una significativa esperienza come commentatore a Teledolomiti e a Telebelluno, nel 1983 viene assunto dall’Associazione Industriali. Grazie alle sue capacità che spaziano a 360 gradi, si interessa di varie tematiche, dal settore ambientale, ai trasporti (compresi quelli funiviari), al turismo, diventando un importante punto di riferimento per le imprese associate.

Inoltre, è tra i fondatori del Consorzio Cipa, nato inizialmente per dare soluzioni e risposte alle esigenze delle occhialerie del Cadore nella gestione degli sfridi di lavorazione, favorendo il contenimento dei costi e la riduzione dell'impatto ambientale.

Cipa, negli anni, diventa un punto di riferimento per oltre 350 tra imprese e consorzi, un'eccellenza tutta bellunese specializzata nella gestione dei rifiuti e nella tutela delle risorse del territorio. Viel ne diventa presto il direttore. Con l'emergenza Covid il servizio viene ulteriormente potenziato.

“Viel è stato un precursore del concetto stesso di sostenibilità, molto prima che questo termine diventasse di uso comune - sottolinea Berton - Aveva capito, prima di chiunque altro, che sport e sostenibilità sono un binomio assoluto, che i grandi eventi sportivi sono il modo migliore per lanciare il territorio. La sua lezione rimarrà con noi e ci impegna a dare il massimo anche negli ormai imminenti Giochi Olimpici. A Giovanni, queste Olimpiadi, sarebbe piaciuto raccontarle con quella verve e quella voce potente che lo distinguevano tra tutti, una persona che sapeva emozionare. Generazioni intere di sportivi lo hanno conosciuto e stimato sia in Italia che all'estero”.

Viel è stato inoltre segretario di Federturismo Veneto, l’associazione di categoria di Confindustria Veneto e anche segretario di ANEF Veneto, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari. Da metà anni Novanta fa parte del Coordinamento Ambiente di Confindustria Veneto e di numerosi gruppi di lavoro, sempre in materia ambientale, di Confindustria nazionale.

Tanti i riconoscimenti, dal premio Fai Play della Fisi del Veneto – per i 40 anni di attività come giornalista sportivo – alla Stella al merito al Lavoro, onorificenza che gli è stata conferita in Prefettura l'anno scorso. Nel 2018 è stato insignito da Vincenzo Boccia, l’allora presidente di Confindustria, con la medaglia per i 35 anni di servizio all’interno del sistema confindustriale.

È stato speaker dei principali eventi sportivi del Bellunese, dal Giro delle Mure alle Universiadi in Nevegal.

Nonostante la malattia che lo aveva colpito nel 2016, Viel si è subito rialzato con una determinazione fuori dal comune. Era in ufficio anche la scorsa settimana, instancabile, energico, propositivo. Sentiva un forte senso di appartenenza alla nostra Associazione, un legame forte, un affetto ricambiato da tutti - conclude Berton - La nostra Associazione si stringe alla moglie Donatella e alla figlia Cecilia, ma anche al Consorzio Cipa, ai suoi collaboratori e al presidente Arone Roni. Sono ore di profonda commozione perché siamo consapevoli di avere perso troppo presto un pilastro. Da oggi siamo tutti più poveri, ma sarà nostra cura ricordarlo anche in occasione delle prossime Olimpiadi. Lo porteremo nel nostro cuore e sarà come averlo fra di noi”.

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