Viabilità bellunese

Variante di Longarone, approvata (con polemiche) la fattibilità dell'opera

Il consigliere Gosetti: “La variante di Longarone non è la soluzione ai problemi complessivi della viabilità verso il Cadore e Cortina, ma solo di un tratto. Serve una viabilità più potente”

Variante di Longarone, approvata (con polemiche) la fattibilità dell'opera
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Via libera alla variante di Longarone.

Il consiglio provinciale ha approvato oggi all’unanimità la fattibilità dell’opera olimpica, dando corso a quanto già previsto nel Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale). Si tratta di un passaggio fondamentale per un’infrastruttura entrata nel “pacchetto Olimpiadi” Milano Cortina 2026 e interamente finanziata dallo Stato, che sta esaurendo l’iter di approvazione e la prossima settimana vedrà concludersi la fase di conferenza di servizi.

Il progetto redatto e finanziato da Anas prevede una variante al tracciato della Statale 51 che inizia in corrispondenza dello svincolo di Pian di Vedoia, dove l’autostrada confluisce nella Alemagna, e si sviluppa in destra Piave connettendosi alla statale attuale poco a nord dell’abitato di Castellavazzo, in corrispondenza della galleria di Termine. Il nuovo tracciato supera gli abitati di Fortogna, Faè, Villanova, Longarone, Castellavazzo e prevede uno svincolo a servizio della zona industriale di Villanova-Faè; è prevista una galleria per superare l’abitato di Castellavazzo che, tramite un viadotto, si innesta nella galleria di Termine.

Il Ptcp provinciale approvato nel 2010, per quanto riguarda la rete stradale del Longaronese, prevede due indirizzi che danno risposta a due questioni diverse: da una parte l’allontanamento del traffico da Longarone e Castellavazzo con due ipotesi di tracciato che consistono nel prolungamento della A27 da Pian di Vedoia a Rivalgo oppure nella variante alla Statale 51 per superare gli abitati; dall’altra l’ipotesi di connessione dell’autostrada A27 alla A23 mediante un collegamento anche di tipo autostradale da Rivalgo a Tolmezzo.

 “La soluzione in variante alla statale Ss 51 - si leggeva già nel testo del Ptcp del 2010 - prevede il totale finanziamento pubblico (Stato) ed è inserita nel piani quinquennale Anas 2007-2011 per il primo stralcio (superamento dell’abitato di Longarone). La soluzione autostradale fino a Rivalgo prevede invece il totale finanziamento privato, sulla scorta di una proposta di “finanza di progetto”.

Ad oggi nelle opere olimpiche è stato considerato solo il bypass di Longarone e Castellavazzo tramite variante e in ogni caso il progetto della struttura commissariale non preclude l'ipotesi di prolungamento dell’autostrada da Rivalgo in futuro. Il consiglio, quindi, ha deliberato di prendere atto del Ptcp e di valutare tra le due soluzioni quella relativa alla variante alla Statale 51 in quanto immediatamente attuabile dal progetto olimpico, che prevede una strada a corsia unica per senso di marcia di 11 chilometri da Pian di Vedoia alla galleria di Termine.

“La variante di Longarone non è la soluzione ai problemi complessivi della viabilità verso il Cadore e Cortina, ma solo di un tratto - ha sottolineato il consigliere Mattia Gosetti - Serve una viabilità più potente su tutto l’asse, spostando in avanti l’uscita autostradale. Finora purtroppo il grande evento olimpico non ha partorito i risultati che ci attendevamo».

Il varo all’unanimità non è stato privo di dibattito. Più di qualche consigliere ha ricordato come la variante fosse già prevista per i Mondiali di Cortina 2021, prima ancora che per le Olimpiadi 2026.

“Mi auguro che le opere per Cortina 2021 e quelle programmate per le Olimpiadi vengano terminate e abbiano continuità - ha aggiunto il consigliere Fabio Luchetta, mentre i consiglieri Danilo De Toni e Massimo Bortoluzzi (rientrato in consiglio per surroga della consigliera Bogana) hanno sottolineato l’esigenza che la scelta non precluda in futuro il prolungamento autostradale.

Soddisfatto invece il presidente della Provincia, nonché sindaco di Longarone, Roberto Padrin.

“Oggi siamo chiamati a una scelta che è dettata dalle Olimpiadi e dalla necessità di dare corso a un’opera finanziata interamente dallo Stato - ha sintetizzato Padrin - In ogni caso, garantirà un miglioramento della situazione attuale”.

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