Zaia dichiara lo stato di emergenza in Cadore: "Territorio ad elevata fragilità"
Le autorità attendono che la situazione di pericolo rientri per avviare una ricognizione dettagliata dei danni, tanto sulle strutture private quanto sulle infrastrutture
Una notte di paura in Cadore, dove in appena mezz’ora sono caduti 50 millimetri di pioggia. La quantità d’acqua, concentrata in così poco tempo, ha innescato un importante movimento franoso nello stesso luogo dove, nel 2009, la furia del fango causò la morte di due persone.
Zaia dichiara lo stato di emergenza in Cadore: "Territorio ad elevata fragilità"
È quanto ha reso noto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che in seguito all’emergenza ha firmato la dichiarazione di Stato di Emergenza Regionale per l’area colpita.
La colata detritica ha investito un gruppo di abitazioni — al momento isolate — e bloccato la Statale Alemagna, che resta chiusa al traffico per consentire le operazioni di messa in sicurezza.
Vigili del Fuoco e Protezione Civile comunale sono all’opera dalla notte per rimuovere fango e massi, ripristinare i collegamenti e valutare l’entità dei danni.
“È l’ennesima situazione di emergenza che colpisce un territorio ad elevata fragilità — ha detto Zaia —. Ringrazio tutti coloro che in queste ore sono impegnati ad affrontarla”.
Le autorità attendono che la situazione di pericolo rientri per avviare una ricognizione dettagliata dei danni, tanto sulle strutture private quanto sulle infrastrutture. La comunità locale, intanto, si stringe intorno alle persone colpite dal disastro.
Il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin e il consigliere delegato alla difesa del suolo e alla protezione civile Massimo Bortoluzzi sono dalle prime ore di questa mattina a Cancia, nel comune di Borca di Cadore, interessata nella tarda serata di domenica da una colata detritica che ha invaso il paese, bloccando anche la viabilità sulla statale di Alemagna.
“Il primo pensiero - sottolinea il presidente Padrin - va alle persone coinvolte dalla frana, che hanno visto colpite le loro case e le loro proprietà. Ho incontrato personalmente molti di loro: nei loro volti ho visto dolore, paura e sgomento, ma anche grandissima dignità, forza e voglia di reagire. A tutti loro voglio dire che la Provincia c’è e si attiverà in tutte le forme utili. In questo senso accolgo con gratitudine l’annuncio del presidente del Veneto Luca Zaia, che già nella tarda mattinata di oggi ha firmato lo Stato di Emergenza. Un sentito “GRAZIE” va poi a tutte le strutture – dai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile – che si sono mobilitate già nella notte e agli uffici e ai dipendenti della Provincia che si sono attivati immediatamente per affrontare l’emergenza (in particolare Carlo Zampieri e Stefania Bassani).
Da una prima analisi, continua il presidente Padrin, possiamo dire che le opere di contenimento realizzate dopo la tragica colata del 2009 sono state utili a mitigare gli effetti di quella della scorsa notte, anche se non sufficienti a neutralizzarla; l’evento meteorologico scatenatosi – con oltre 50 mm di pioggia nell’arco di 30 minuti – è di una portata mai vista in precedenza, tanto da scatenare la furia di un vero e proprio fiume di acqua, fango e detriti, sceso a una velocità impressionante. Nei prossimi giorni saranno naturalmente fatte tutte le valutazioni e le analisi del caso, ma al momento la priorità è naturalmente quella di dare assistenza alle persone colpite e ripristinare la viabilità, mettendo in sicurezza le abitazioni”.
A Cancia, dalle prime luci dell’alba, anche il consigliere Bortoluzzi.
“Stiamo seguendo l’evolversi della situazione in stretto contatto con il Comune di Borca - dove è stato attivato il COC - i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine, oltre ai molti volontari di protezione civile, e non, giunti da subito sul posto per dare il loro contributo. Gli eventi di questi giorni hanno mostrato come la forza dirompente della montagna possa essere violenta; il nostro impegno è e sarà massimo per gestire al meglio possibile la situazione - sottolinea Bortoluzzi che ricorda - Nel sorvolo eseguito ieri dall’elicottero i vasconi di contenimento realizzati a valle della linea di frana risultavano sgombri, così come risulta evidente che le opere eseguite hanno contribuito a dissipare l’energia prodotta dal fronte di frana, mai verificatosi con una quantità di materiale simile; il fenomeno della scorsa notte ha scatenato una forza dirompente mai vista in precedenza".
E conclude.
"Nella mattinata, a fronte di oltre venti abitazioni interessate in varia misura dalla colata detritica, abbiamo attivato i primi interventi di somma urgenza. La struttura provinciale è in contatto anche con la struttura regionale di protezione civile che – tramite l’assessore Bottacin, arrivato in mattinata a Cancia – ha garantito supporto per eventuali necessità logistiche e come punto di contatto con il dipartimento nazionale di Protezione Civile”.