Alpago, spunta un filmato sulla morte di Zeljko Manarin. Oggi sciopero e presidio
Oggi sciopero per l'intera giornata. I dipendenti dell’azienda alpagotta si ritroveranno alle 11 per un presidio davanti allo stabilimento di Paludi
Otto ore di sciopero alla Intersocks per la morte sul lavoro di Zeljko Manarin.
Alpago, spunta un filmato sulla morte di Zeljko Manarin. Oggi sciopero e presidio
A proclamarlo, per l’intera giornata di oggi, mercoledì 20 dicembre, Femca Cisl unitamente alla rsu di Intersocks. I dipendenti dell’azienda alpagotta si ritroveranno alle 11 per un presidio davanti allo stabilimento di Paludi. Nel frattempo, pare che sia emerso un filmato delle telecamere di video-sorveglianza dell'azienda che avrebbero ripreso l'incidente.
“La notizia lascia tutti sgomenti – commentano i sindacati - non si può morire il 18 dicembre del 2023 ancora una volta per un incidente sul lavoro. Non si può uscire di casa per andare a lavorare e non fare più ritorno. La Femca, la Cisl e le Rsu si stringono attorno ai familiari di Zeljko. Non si può, non si deve morire sul lavoro. Da mesi stiamo sollecitando l’azienda per avere un incontro su tanti problemi che abbiamo evidenziato anche in riferimento al trasferimento e non siamo mai stati ascoltati! Le cause dell’incidente verranno accertate dagli organi competenti e dalla magistratura. Ma questo non ci può bastare”
Il 57enne Zeljko Manarin, dipendente della Intersocks, è morto nel pomeriggio di lunedì 18 dicembre. L’infortunio sul lavoro è avvenuto proprio all’interno dell’azienda alpagota specializzata in abbigliamento sportivo (calzini principalmente) dove lavorava.
Secondo la prima ricostruzione della dinamica pare che Manarin stesse caricando un aspiratore e che, a un certo punto, per motivi in corso di accertamento, il macchinario si sia sganciato e lo abbia travolto. Inutili, purtroppo, i tentativi di salvarlo. Quando il medico del 118 è arrivato sul posto, ha potuto solo constatarne il decesso. Solo il filmato, acquisito dalla Procura, sarà in grado di far piena luce su quanto accaduto.
Zeljko Manarin viveva a Ponte nelle Alpi ed era arrivato in Italia dalla Croazia negli anni Novanta, spinto dalla curiosità di riscoprire le sue origini, dato che alcuni suoi parenti erano partiti da Erto e Casso più di 130 anni prima.
È stato sempre Manarin a fondare la prima associazione italo-croata nel Bellunese “Plostine”.