Vertenza

Cervi Belluno, Aidaa: "Nessuna rinuncia alla discussione ma chiediamo un'integrazione di documenti"

La nota dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente che ha chiesto e ottenuto dal Tar regionale di rinviare la discussione.

Cervi Belluno, Aidaa: "Nessuna rinuncia alla discussione ma chiediamo un'integrazione di documenti"
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L'associazione interviene nuovamente su quello che definisce un massacro dei cervi in provincia di Belluno.

Ottenuto il rinvio

L'avvocato Maria Caburazzi a nome dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ieri, mercoledì 23 settembre 2020, ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto di rinviare la discussione sulla sospensiva richiesta dalla stessa associazione sul massacro dei cervi in provincia di Belluno.

"Solo per poter portare nuovi documenti a favore delle nostre tesi con le quali sosteniamo l'assurdità e la assoluta illegalità del piano provinciale che prevede l'abbattimento di cervi senza distinzione tra maschi, femmine e cuccioli - si legge in una nota AIDAA- La nostra richiesta al contrario di quanto dichiarato dal consigliere delegato alla caccia della provincia di Belluno non è una rinuncia a discutere la sospensiva, ma la prova delle nostre ragioni a tutela dei cervi con le quali puntiamo a confutare le proposte di chi vuole perpetrare questo massacro".

"Prendiamo atto che Coldiretti sta coi cacciatori"

"Prendiamo infine atto-conclude la nota AIDAA- della decisione di Coldiretti di schierarsi dalla parte dei cacciatori, gli stessi per i quali i proprietari di fondi agricoli si rivolgono a noi attraverso il telefono amico contro la caccia per denunciare le invasioni ed i danni dei cacciatori alle coltivazioni lamentando che i cacciatori fanno più danno dei cervi e dei cinghiali alle loro coltivazioni ma si sa a volte gli interessi dei vertici non corrispondono a quelli degli associati e in questo caso la decisione di Coldiretti di schierarsi con i cacciatori ne è la riprova certa"

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