Chiama il 118 per un amico, ma non serve. Poi per sé: “Sono stanco”
Il 75enne dell’Alpago non era più in grado di tornare indietro

Soccorso in Alpago.
Chiama il 118 per un amico, ma non serve. Poi per sé: “Sono stanco”
Si è trasformato in un vero recupero un falso allarme partito questa mattina verso le 10.45, a seguito della segnalazione di un escursionista che, salendo sul Monte Venal in Alpago assieme a un amico, lo aveva perso di vista e, poiché non rispondeva ai suoi richiami, temeva fosse precipitato o potesse essersi fatto male.
Durante la ricognizione di Falco 2 si era poi appurato che l'uomo, solo attardato, era più in basso, stava bene e non aveva bisogno di alcun aiuto. Informato il chiamante e verificato che il compagno non aveva problemi, Falco 2 è rientrato.
Verso le 14.30 però è stato proprio l'uomo che aveva chiamato preoccupato ad avere bisogno: rimasto nello stesso posto, sull'anticima del Venal, ad attendere a lungo l'amico, che poi era invece tornato indietro senza più raggiungerlo, il 75enne di Alpago (BL), non era più in grado di rientrare per la stanchezza.
Il tecnico di elisoccorso, sceso in hovering, lo ha quindi aiutato nell'imbarco. L'uono è stato quindi trasportato a valle, dove nel frattempo il Soccorso alpino dell'Alpago aveva rintracciato anche il compagno.
Attorno alle 14.50 il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato per un’escursionista che, messo male un piede su un sasso, aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia, in rientro da Malga Stia.
La 36enne di Zero Branco (TV), che, assieme a un'altra persona, si trovava sulla strada forestale, è stata raggiunta in jeep da una squadra, che le ha prestato le prime cure, per poi accompagnarla al rendez vous con l'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Agordo.